Tutela previdenziale
Articolo tratto da Folia Medica, supplemento a Mediforum n. 2 Anno IX, Motus Maior Editore
Data di pubblicazione: 04 maggio 2018
La pensione, che si crea da giovani per goderla da vecchi, non è un assegno elargito dallo Stato, o da altri Enti, ma è una prestazione assicurativa previdenziale pagata dal lavoratore con sacrifici contributivi a valore reale durante l’attività lavorativa.
1. Quanti tipi di trattamento pensionistico esistono?
Nell’attuale ordinamento pensionistico italiano è prevista la forma obbligatoria e a latere la possibilità di pensioni complementari integrative.
2. Come è possibile migliorare la pensione?
Per migliorare il trattamento economico della pensione si deve cercare di aumentare il montante cioè l’accumulo dei contributi previdenziali oppure il periodo contributivo ai fini di una maggior anzianità contributiva, meglio se ambedue. Utili quindi, per il MMG, eventuali versamenti aggiuntivi (es. riscatto di allineamento) e i riscatti dei periodi ammessi.
3. Che cosa è e quali sono i benefici del riscatto di allineamento contributivo?
È la possibilità per il MMG di allineare uno o più anni di attività nei quali la contribuzione è stata inferiore, a quella media degli ultimi 36 mesi coperti da contribuzione effettiva, tenendo presente il vantaggio economico derivante dalla totale deducibilità ai fini fiscali. Serve per aumentare il montante contributivo su cui viene calcolato l’importo di pensione.
Al contrario dei riscatti di laurea, militare, ecc. non fa aumentare l’anzianità contributiva, utile sia per una maggior pensione sia per un eventuale trattamento di anzianità.
4. Oltre il contributo di allineamento sono possibili altri versamenti contributivi aggiuntivi?
Gli Accordi Collettivi Nazionali danno facoltà al Medico di Medicina Generale di elevare la quota contributiva a suo carico da 1 a 5 punti percentuali (aliquota modulare) mediante opzione da inoltrare entro il gennaio di ogni anno. In caso di mancata ricusazione l’opzione si intende rinnovata per l’anno successivo.
5. Cosa si intende per ricongiunzione?
La ricongiunzione è quell’istituto che permette a chi ha posizioni contributive in più Casse previdenziali di riunire i vari spezzoni ai fini di un unico trattamento di pensione; talora comporta oneri aggiuntivi.
6. Cosa indica la totalizzazione?
È quell’istituto che permette di utilizzare gratuitamente i vari periodi non coincidenti ai fini del raggiungimento di una pensione con l’erogazione di un trattamento economico, somma dei trattamenti di competenza di ciascun ente previdenziale. Non comporta oneri economici. Va richiesta prima di una titolarità di pensione.
7. È possibile il cumulo tra pensione ed altri redditi?
Il divieto di cumulo pensione-redditi da attività lavorativa è stato abolito.
8. Chi può aderire al Fondo generici dell'ENPAM?
Il Fondo Generici dell’ENPAM è il Fondo di Previdenza dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di libera scelta e degli addetti ai Servizi di continuità assistenziale.
9. È obbligatorio iscriversi all'ENPAM - Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici?
Ogni laureato in Medicina e Chirurgia o in Odontoiatri all’atto dell’iscrizione all’Ordine professionale viene iscritto automaticamente e obbligatoriamente all’ENPAM – Fondo Generale con obbligo di contribuzione sino all’età pensionabile.
10. Vi sono riferimenti ai doveri deontologici riguardo alla prescrizione e al trattamento terapeutico?
Si. Nel Fondo Speciale per il Medico di Medicina Generale sono riscattabili sino ad un massimo di 10 anni il corso legale di laurea, il corso di formazione in Medicina Generale, il servizio militare obbligatorio e i periodi di servizio civile (con esclusione dei periodi già coperti da contribuzione), i periodi successivi alla data di iscrizione al Fondo nei quali si è verificata una totale sospensione dell’attività e del versamento contributivo per eventi che danno diritto alla conservazione del rapporto in convenzione (escluse le sospensioni per sanzioni disciplinari definitive o provvedimenti restrittivi della libertà personale, i periodi contributivi oggetto di restituzione).
11. Quali periodi può riscattare il Medico di Medicina Generale?
Il Medico di Medicina Generale può riscattare gli anni relativi al corso legale di laurea e di formazione in Medicina
Generale, il servizio militare di leva, il servizio civile (esclusi i versamenti per la quota A del Fondo generale e esclusi i periodi già coperti di contribuzione effettiva o riscattata), i periodi di totale sospensione dell’attività e del versamento contributivo per eventi che danno diritto alla conservazione del rapporto convenzionale.
L’istituto di questi riscatti fa maturare anche una maggior anzianità contributiva e l’onere del riscatto è collegato anche all’età anagrafica per cui è consigliabile appena possibile (cioè maturati i 10 anni di anzianità contributiva) inoltrare la domanda che, non essendo vincolante, può essere eventualmente lasciata decadere.
12. Esistono casi di esonero dalla contribuzione?
In caso di inabilità totale temporanea il Medico di Medicina Generale, in caso di infortunio o malattia che comportino impossibilità all’esercizio professionale per una durata superiore ai 6 mesi, può richiedere, per un periodo massimo di 24 mesi, la sospensione dall’obbligo contributivo della Quota A del Fondo generale.
Detto periodo verrà considerato «periodo contributivo» valido ad ogni effetto ai fini del diritto e della misura delle relative prestazioni previdenziali.
Inoltre, a partire dal 31esimo giorno dall’inizio dello stato di inabilità all’esercizio professionale potrà chiedere l’indennità per invalidità totale temporanea per un periodo massimo anche non continuativo di 24 mesi nell’arco degli ultimi 48. In caso di periodi non continuativi il periodo di carenza tra un periodo e l’altro, è di almeno 30 giorni. Nell’attualità l’indennità giornaliera è pari a 1/30 del 62,5% del compenso medio mensile calcolato sulla base dei 3 mesi precedenti il mese di sospensione dall’attività.
13. Da quando decorre il trattamento di pensione ordinaria come Medico di Medicina generale?
Il trattamento ordinario di pensione per il Medico di Medicina Generale decorre dal primo giorno del mese successivo al compimento dell’età pensionabile fissato nel 2017 a 67 anni e 6 mesi con innalzamento a 68 anni nel 2018 ovvero al termine ultimo dell’età massima lavorativa al compimento del 70 esimo anno di età. Il diritto, raggiunti i requisiti, va esercitato inoltrando specifica domanda alla Fondazione ENPAM.
14. Come si effettua il calcolo per la pensione?
Il calcolo della pensione ordinaria del Medico di Medicina Generale è su base contributiva indiretta: sulla base dei contributi versati e l’aliquota contributiva corrispondente per ciascun anno di versamento si arriva al reddito medio che va rivalutato, che diviso per il numero di anni di contribuzione effettiva o ricongiunta non coincidente dà il reddito medio. Alla base pensionabile così ottenuta si applicano le aliquote di rendimento relative a ciascun anno di contribuzione effettiva, ricongiunta o riscattata. Per le pensioni anticipate vanno applicati i coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita con riferimento all’età maturata nel mese di decorrenza della pensione. Dal 1° gennaio 2013 la rivalutazione dei versamenti effettuati è pari al 75% dell’indice Istat per gli iscritti che hanno compiuto i 50 anni di età e al 100% per i medici infracinquantenni.
15. Chi ha diritto alla pensione di invalidità?
Matura la pensione di invalidità il Medico di Medicina Generale divenuto inabile in modo assoluto (all’ENPAM non è ancora prevista quella parziale) e permanente all’esercizio professionale accertata dall’apposita Commissione Medica istituita presso gli Ordini provinciali.
16. Come si determina l'entità della prestazione in caso di pensione di invalidità?
Il Medico di Medicina Generale dichiarato dall’apposita Commissione inabile all’esercizio professionale in modo assoluto e permanente prima dell’età pensionabile matura un trattamento di pensione calcolato senza l’applicazione dei coefficienti di adeguamento alle aspettative di vita, aumentato inoltre da un’anzianità contributiva pari al numero degli anni mancanti al raggiungimento del requisito anagrafico di vecchiaia vigente, fino ad un massimo di 10 anni.
17. Chi ha titolo per richiedere una pensione indiretta o di reversibilità erogate dai fondi ENPAM?
Hanno diritto alla pensione indiretta al decesso dell’iscritto in costanza di contribuzione al Fondo o di reversibilità al decesso dell’iscritto già pensionato il coniuge, i figli legittimi, legittimati, adottivi, affiliati, naturali riconosciuti dell’iscritto o giudizialmente dichiarati, i figli nati da precedente matrimonio dell’altro coniuge sino al raggiungimento del 21esimo anno di età ovvero al 26esimo anno di età se studenti nonché, senza limiti di età, in caso risultino già a carico prima del decesso perché inabili in modo assoluto e permanente a qualsiasi lavoro proficuo. Le aliquote per la pensione ai superstiti aventi diritto sono: coniuge solo 70%, coniuge + 1 figlio 60 + 20%; coniuge con 2 o più figli 60 + 40%; solo 1 orfano 80%; 2 orfani 90%; 3 o più orfani 100%.
18. Come viene determinata la prestazione di pensione indiretta per il MMG?
In caso di decesso del Medico di Medicina Generale, ancora in attività, la pensione indiretta viene calcolata applicando le aliquote degli aventi diritto sul trattamento ordinario maturato alla data del decesso, aumentando inoltre l’anzianità contributiva del numero di anni mancanti al raggiungimento del requisito anagrafico di vecchiaia vigenti con un massimo di 10 anni.
19. come viene determinata la prestazione di pensione di reversibilità per il MMG?
Per le pensioni di reversibilità si applicano le aliquote previste alla pensione in godimento da parte del Medico di Medicina Generale già in pensione.
20. Quando si verifica la perdita del diritto alla pensione indiretta o di reversibilità?
Il coniuge perde il diritto alla pensione indiretta o di reversibilità passando a nuove nozze, i figli al compimento del 21esimo anno di età ovvero se studenti al termine degli studi e comunque non oltre il compimento del 26esimo anno di età.
21. Per le pensioni indirette o di reversibilità erogate dall'ENPAM si applicano le decurtazioni per la legge 335/95 agganciate ai redditi del coniuge superstite?
Le decurtazioni sulle pensioni indirette o di reversibilità agganciate ai redditi del coniuge superstite previste dalla legge 335/95 «non» si applicano alle pensioni ENPAM.
22. È possibile una ricongiunzione al Fondo general di periodi di contribuzione presso altre gestioni previdenziali?
La ricongiunzione onerosa al Fondo generale ENPAM di spezzoni lavorativi con contribuzione presso altri enti previdenziali è prevista dalla legge 45/1990. Il DLgs 184/1997 (art,1 c.5) dà la possibilità alle Casse dei liberi professionisti di valorizzare periodi contributivi non coincidenti presso altre gestioni, senza oneri, ai soli fini del raggiungimento dei requisiti per il diritto alla pensione senza influire sul trattamento economico. Attualmente col riconoscimento al “cumulo” con la legge Finanziaria 2017 (legge 232/2016 articolo 1 comma 195) si dovrebbe avere la possibilità della loro valorizzazione economica ai fini anche di una maggior pensione, tuttavia i decreti attuativi non sono ancora usciti e in campo applicativo sorgono dubbi a carico di quale ente andrebbero imputati gli eventuali maggiori costi.
23. Cosa prevede la normativa ENPAM in caso di gravidanza o adozione della donna Medico libero professionista?
A tutela della genitorialità l’ENPAM non solo eroga l’indennità di maternità per 5 mesi per l’evento parto e in caso di adozione senza richiedere l’astensione dall’attività professionale, purché non già erogata da altro ente, ma prevede anche un determinato sussidio stabilito annualmente dal Consiglio in caso di gravidanza a rischio e dei bonus bebè vincolati al reddito, una sola volta per ciascun figlio. È prevista anche una indennità di tre mesi in caso di affidamento preadottivo.
L’indennità di maternità è estesa al padre in caso di decesso della madre, sua infermità grave, abbandono, affidamento esclusivo al padre e anche in caso di adozione o di affidamento in alternativa alla madre che non ne faccia richiesta.
24. In caso di adozione, è prevista una indennità di maternità?
L’ENPAM prevede anche l’indennità di maternità di 5 mesi in caso di adozione sia nazionale che internazionale.
25. Il MMG può ancora richiedere l’indennità in capitale?
Il trattamento ordinario in capitale è dato dalla conversione in indennità di una quota pari, nel suo massimo, al 15% della pensione annua di vecchiaia o di anzianità maturata, moltiplicata per il coefficiente di capitalizzazione relativo all’età del paziente al momento del raggiungimento dei requisiti richiesti per un trattamento di pensione.
Tale possibilità è consentita solo nel caso in cui il Medico richiedente abbia maturato il diritto alla pensione (anzianità o vecchiaia) o sia in possesso di un’altra pensione che siano pari o superiori al doppio del trattamento minimo INPS.
La scure del fisco alla erogazione di tale indennità e la riduzione permanente del trattamento economico della pensione sconsigliano dall’usufruire di tale istituto, anche in considerazione per eventuali bisogni economici impellenti la possibilità di ricorrere a eventuali mutui ora con tassi non più capestro.
L’autore
Avv. Paola Ferrari
Avvocato civilista in Milano, patrocinante in Cassazione
Esperta di diritto del lavoro e sanitario
Esperta di consenso informato e responsabilità professionale del Medico
Punto di riferimento del pronto soccorso legale di FIMMG lombardia
e di diverse associazioni di difesa dei pazienti
Collaboratore Sole 24 Ore Sanità
Dr. Virginio Bosisio
Medico di Medicina Generale
Specialista in anestesia e rianimazione
Già presidente nazionale SNAMID (Società Nazionale di Aggiornamento per il MMG)
Presidente SNAMID sezione provinciale di Milano
Prof. Marco Perelli Ercolini
Specialista in Chirurgia generale, Chirurgia plastica ricostruttiva, Chirurgia dell’infanzia
Già membro del Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM
Socio fondatore della SNAMID
Vice presidente vicario della Feder.S.P.eV.