
La medicina sarà “donna”? Un’analisi dello scenario attuale e futuro

Dopo decenni di prevalenza maschile, i medici sono sempre più donne: nel 2021 le donne medico erano il 54%, percentuale che saliva al 64% nella fascia 40-44 anni. Ma la “femminilizzazione” della professione medica non sembra (ancora) accompagnata da un cambiamento culturale: siamo pronti a questo nuovo scenario?
I modelli organizzativi e gli orari di lavoro dovrebbero sempre più tener conto della prevalenza delle donne tra i dipendenti del SSN, ma ciò tarda ancora a realizzarsi. Per esempio, al momento attuale il 75% delle assenze per maternità non viene coperto: ogni gravidanza, quindi, va a pesare sulle spalle dei colleghi che rimangono in servizio, generando un profondo senso di colpa delle mamme medico e contribuendo alle discriminazioni subite da superiori e colleghi. Ciò naturalmente aumenta le difficoltà delle donne sia a essere assunte in ambito sanitario, sia a ottenere ruoli apicali.1
In effetti, nonostante il numero di professioniste sia oggi superiore a quello dei colleghi uomini, dal Rapporto sulle donne nel SSN del Ministero della Salute del 2019 emerge che solo il 17% degli incarichi in struttura complessa e il 35% degli incarichi in struttura semplice sono affidati a donne.1 Inoltre, le donne Medico o Dirigenti sono molto svantaggiate economicamente rispetto ai colleghi uomini: mediamente percepiscono il 20% in meno dei colleghi.2
La situazione non è migliore nel campo della ricerca, dove le ricercatrici sono appena il 33% della forza lavoro e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. La situazione peggiora nelle facoltà scientifiche. Un dato che riflette le numerose difficoltà incontrate: dal pregiudizio nei confronti della donna che si dedica alla scienza, al mancato riconoscimento del lavoro femminile, testimoniato dal persistente divario salariale e dalla presenza di solo il 30% di nomi femminili tra gli autori di articoli scientifici. Come sottolinea la Prof.ssa Boccia, Vicedirettrice Scientifica della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS, “questo comporta una perdita di talenti nel mondo accademico, ma anche una perdita del punto di vista femminile che potrebbe aggiungere idee, innovazione e creatività preziose nei team di ricerca”.3
Anche il tema della sicurezza dei dirigenti del SSN riguarda da vicino le donne, che rappresentano il 70% delle vittime di aggressioni in sanità.2
Secondo un’indagine promossa da Anaao Assomed nel 2022, più della metà delle donne intervistate che lavorano in ambito sanitario riferisce insoddisfazione e delusione per il proprio lavoro (51,8%). Tra chi segnala l’intenzione di cambiare lavoro le motivazioni comprendono nel 35% dei casi l’insoddisfazione per le condizioni di lavoro (disorganizzazione, carichi di lavoro, clima lavorativo), nel 25% stanchezza, demotivazione e burnout, e infine l’assenza di sviluppo professionale, nel 15% dei casi.4
Le iniziative per riequilibrare la disparità di genere in medicina
Come sottolineato da Maria Teresa Coppola e Ketty Paresi (Esecutivo Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN), per ridurre il gap tra i generi in ambito sanitario sono necessari interventi su più fronti: “Per contrastare il gap salariarle bisogna per esempio limitare il ricorso al lavoro straordinario, più difficilmente fruibile dalle donne in ragione del loro maggior carico di cura familiare. È necessario inoltre promuovere piani di formazione aziendali flessibili e attenti alle diversità di genere, per esempio con percorsi di reintegrazione al rientro dalla maternità, e estendere anche al settore pubblico i 10 giorni di congedo obbligatorio per paternità”.2
Nel campo della ricerca servirebbero programmi di mentorship indirizzati alle donne, per supportarle sia sul piano personale che su quello professionale, ad esempio agevolando la conciliazione di una carriera accademica con le responsabilità familiari, soprattutto nel post maternità.3
Si è mossa in questa direzione l’Università Cattolica, attraverso la creazione di una Task Force sul tema delle Pari Opportunità. È stato realizzato un documento per agire su 5 aree: 1) conciliazione lavoro-famiglia; 2) equità di genere nelle posizioni di leadership e decisionali; 3) equità di genere nel reclutamento e nella progressione di carriera; 4) integrazione della dimensione di genere nelle tematiche di ricerca e insegnamento e 5) prevenzione delle discriminazioni di genere.3
In questo contesto, aumentano le iniziative per riconoscere il valore delle donne in medicina e raggiungere la parità di genere. Tra le associazioni con questa finalità spicca Women in Surgery Italia, nata nel 2015 per promuovere un’evoluzione della Chirurgia che tenga conto della presenza sempre più massiccia di donne in questo settore. Women in Surgery evidenzia la necessità di interventi di educazione del personale che portino alla valorizzazione della diversità di genere, eliminando gli stereotipi che da sempre accompagnano la figura del Chirurgo. Oltre all’ opportunità di creare strutture di supporto alla genitorialità per consentire alle professioniste di conciliare impegni familiari e aspirazioni di carriera.5
Infine, un contributo potrebbe arrivare anche dalla nuova Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 presentata dal Governo. Si tratta del primo documento programmatico che affronta in modo specifico il riequilibrio di genere, focalizzando l’attenzione su cinque priorità strategiche: lavoro, reddito, competenze, tempo e potere.6

L’autore
Redazione Vademedicum
Bibliografia
- FNOMCeO. Articoli in evidenza. Le indagini di CIMO-FESMED su donne medico e medici ospedalieri. 30 Marzo 2022. https://portale.fnomceo.it/le-indagini-di-cimo-fesmed-su-donne-medico-e-medici-ospedalieri/
- Quotidiano sanità.it. Lettere al Direttore. Maria Teresa Coppola e Ketty Pesaresi. Retribuzione e carriere: donne medico troppo penalizzate. 26 Maggio 2022. https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=105059
- Rai News.it. Ricerca e Innovazione. Ricerca scientifica, donne “cenerentola” in Europa nonostante siano la metà dei laureati e dottorati. 31 Ottobre 2023. https://www.rainews.it/articoli/2023/10/ricerca-scientifica-donne-cenerentola-in-europa-nonostante-siano-la-meta-di-laureati-e-dottorati-37a41756-38b5-4094-8766-4f9849183ff3.html
- Trend Sanità. Podcast. Sofia Rossi. a sanità è un mondo sempre più al femminile ma non a misura di donna. 6 Ottobre 2022. https://trendsanita.it/sanita-donna/
- Women in Surgery Italia. http://womeninsurgeryitalia.it/chisiamo
- Obiettivo 2030. Obiettivo 5 – Parità di genere. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze. https://www.obiettivo2030.it/objective-5