Login con   logo Medikey ACCEDI | REGISTRATI

Cerca nel sito
HomeUniversità e formazioneApprofondimenti scientificiL’impatto della pandemia COVID-19 nel paziente adolescente

L’impatto della pandemia COVID-19 nel paziente adolescente

L’impatto della pandemia COVID-19 nel paziente adolescente

L’emergenza pandemica ha inciso negativamente sulla salute mentale degli adolescenti, con livelli di gravità legati a età evolutiva, grado di istruzione, presenza di disturbi mentali pregressi e condizioni socio-economiche della famiglia. Fra gli effetti maggiormente riscontrati: disturbi del sonno e di attenzione, mancanza di appetito, ma anche ansia, depressione e generale instabilità emotiva, riconducibile anche al malessere dei genitori. Per tutelare la loro salute mentale occorre l’impegno di tutti: genitori, professionisti, volontari e policy maker, che mettano al primo piano la prevenzione, la promozione e gli interventi che rispondano al meglio ai loro bisogni.

Data di pubblicazione: 30 agosto 2021

COVID-19, gli effetti sugli adolescenti

La pandemia da COVID-19 ha modificato radicalmente e repentinamente il modo di vivere e la quotidianità delle popolazioni di tutto il mondo, mettendo a dura prova la salute mentale e psicologica di adulti, ma soprattutto di bambini e adolescenti. Tutto è cambiato l’11 marzo 2020, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato ufficialmente che la pandemia da COVID-19 era in atto. 1 Da lì, l’improrogabile necessità di confinare i cittadini per contenere la diffusione del virus, con il susseguirsi di lockdown, parziali o totali, isolamenti e quarantene, oltre alla chiusura di attività economiche, ricreative ed educative.

Il perdurare di cambiamenti repentini e prolungati nei ritmi quotidiani di vita familiare e scolastica e l’instaurarsi di un clima di paura e di incertezza per il futuro hanno reso l’attuale momento storico complesso e pervasivo per la vita sociale ed emotiva degli adolescenti, e ancor di più per quei soggetti con preesistenti difficoltà adattive e disagi latenti.2

La pandemia, e la conseguente adozione della politica del distanziamento sociale, hanno sortito importanti effetti sulla salute mentale e psicosociale di bambini e adolescenti; effetti che non si sono manifestati in tutti i soggetti nella stessa intensità, ma con differenze riconducibili a diversi fattori di vulnerabilità, quali l’età evolutiva, il livello di istruzione, la presenza di disturbi mentali preesistenti, le condizioni economiche più o meno svantaggiate, il fatto di essere stati o meno sottoposti a quarantena e la paura di essere contagiati.3

Da alcuni studi che hanno investigato l’impatto della pandemia su bambini e adolescenti emerge che gli effetti maggiormente riscontrati sono stati disturbi del sonno e di attenzionemancanza di appetito e ansia di separazione.3 Inoltre, la solitudine, l’ansia e l’incertezza sperimentate da bambini e adolescenti in seguito all’applicazione delle misure di contenimento del virus, quali anche la chiusura di scuole e di attività ricreative per lungo periodo, hanno finito per rallentare il raggiungimento di obiettivi di natura educativapsicologica ed evolutiva, con un rischio maggiore per i soggetti che avevano fatto ricorso in modo compulsivo al gaming online e ai social media. 3 Le conseguenze maggiori sono state riscontrate in bambini e adolescenti affetti da patologie mentali pregresse, che hanno sperimentato un’intensificazione dei sintomi e la comparsa di disturbi del comportamento. Per coloro che seguivano un percorso di riabilitazione, terapia o che erano sottoposti ad altro trattamento si è assistito a un rischio più alto di interruzione delle cure3 Maggiori livelli di ansia e di sintomi depressivi sono stati riscontrati in adolescenti che vivevano in nuclei monogenitoriali, con un maggiore rischio di insorgenza di disturbi mentali in generale.1

Tali conclusioni sono in linea con quelle cui giunge un’indagine avviata dall’Istituto pediatrico Gaslini di Genova a tre settimane di distanza dal lockdown, secondo la quale nei bambini e negli adolescenti i disturbi più frequenti hanno riguardato la componente somatica, con disturbi d’ansia e somatoformi – come la sensazione di mancanza d’aria – e i disturbi del sonno, con difficoltà di addormentamentodifficoltà di risveglio, e con una tendenza al “ritardo di fase” (adolescenti che vanno a letto molto più tardi e non riescono a svegliarsi al mattino).2 Negli adolescenti si è osservata, inoltre, una maggiore instabilità emotivairritabilità e cambiamenti del tono dell’umore, con un livello di gravità proporzionale al grado di malessere dei genitori: maggiori erano i sintomi o comportamenti suggestivi di stress conseguenti alla situazione di emergenza nei genitori (disturbi d’ansia, dell’umore, disturbi del sonno, consumo di farmaci ansiolitici e ipnotici), maggiori erano i disturbi comportamentali e della sfera emotiva nei bambini e negli adolescenti, indipendentemente dalla pregressa presenza di disturbi della sfera psichica nei genitori. 2

L’emergenza pandemica ha, dunque, influito sulla qualità di vita e sull’equilibrio emotivo dei bambini, a prescindere dallo stato psicosociale di partenza, per effetto dell’isolamento e per il riflesso delle condizioni sociali contingenti (come l’assenza o la perdita dei nonni, la perdita del lavoro da parte dei genitori, la scarsa possibilità di socializzare).2

Insieme per tutelare la salute mentale dei più giovani

Nell’era della pandemia appare indispensabile trovare un equilibrio tra le misure necessarie per il contenimento del contagio e il rischio per la salute mentale dell’adolescente, per poter garantire contestualmente il contenimento del rischio di diffusione del virus e un sostegno continuo allo sviluppo neuropsichico dei più giovani. 4

Si assiste, oggi più che mai, alla necessità di creare una rete di collaborazione, composta dai professionisti della sanità mentale, dai genitori, dai volontari e dai policy maker, che pongano fra le priorità la prevenzione, la promozione e gli interventi che rispondano ai bisogni di salute mentale degli adolescenti.3 Interventi che dovranno essere tempestivi e rapidamente rimodulabili nell’immediato e nel lungo termine, e che dovranno porsi l’obiettivo di limitare le disuguaglianze sociali. A tal fine è indispensabile che tutte le azioni vengano predisposte in una cornice interistituzionale e interprofessionale solida e coordinata che includa tutte le figure coinvolte nella cura e nello sviluppo dei bambini e degli adolescenti e che veda la partecipazione attiva e propositiva di famiglie e ragazzi.4

Fra le raccomandazioni, ritenute utili dagli esperti per il miglioramento della salute mentale degli adolescenti, vi sono: incoraggiare il sistema di sostegno fra pari, spronando gli adolescenti a comunicare con i ragazzi della loro età, ad aprirsi con loro sulle proprie emozioni; sostenere la pratica di attività creative come l’artela musica e la danza, che costituiscono una fonte di benessere e aiutano la gestione della salute mentale. E ancora, discutere, a scuola, dell’importanza del benessere psicologico.3

L’autore

Dr. Giuseppe Grosso

Medico Psichiatra – Psicoterapeuta

Bibliografia

  1. Hafstad GS et al. Adolescents’ symptoms of anxiety and depression before and during the Covid-19 outbreak – A prospective population-based study of teenagers in Norway. The Lancet Regional Health – Europe (2021); 5: 100093.
  2. Uccella S et al. Impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia, Istituto Gaslini di Genova (2020).
  3. Singh S et al. Impact of COVID-19 and lockdown on mental health of children and adolescents: A narrative review with recommendations. Psychiatry Res (2020); 293:113429.
  4. Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno della salute mentale nei minori di età durante la pandemia COVID-19. Rapporto ISS COVID-19 n.43/2020.

Contenuti correlati

Aspetti clinico-epidemiologici dell’influenza nel contesto pandemico

Il rapporto di Lancet sulle malattie cardiovascolari nelle donne

Antimicrobico-resistenza: nuovi meccanismi di resistenza in Europa