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Nuove frontiere della medicina: la medicina del lavoro e la medicina delle catastrofi

Nuove frontiere della medicina: la medicina del lavoro e la medicina delle catastrofi

Data di pubblicazione: 01 settembre 2021

LaĀ Medicina del LavoroĀ si pone l’obiettivo di salvaguardare la salute dei lavoratori attraverso la promozione e l’accrescimento delle loro capacitaĢ€, mirando aĀ creare un ambiente lavorativo sicuro.1

Le aree di interesse della Medicina del Lavoro sono molteplici e vanno dalla prevenzione di tutte le conseguenze negative relative all’esercizio dell’attivitĆ  lavorativa, agli infortuni e alle patologie correlati al lavoro, quali le malattie professionali.1Ā Gli specialisti del settore si concentrano sulle interazioni tra salute e lavoro e il loro compito ĆØ quello di identificare gli strumenti idonei per la salute e la sicurezza, i metodi e le procedure più efficaci e le attivitĆ  necessarie per salvaguardare la sicurezza sul luogo di lavoro.

I capisaldi della Medicina del Lavoro sono rappresentati dagli obiettivi di salute occupazionale definiti dall’ILO (International Labour Organization) e dal WHO (World Health Organization), nel 1950, e aggiornati dalla Commissione congiunta ILO/WHO in merito alla salute sul luogo di lavoro, nel 1995, come segue:1

ā€œScopi primari della Medicina del Lavoro sono la promozione ed il mantenimento del più elevato grado di benessere fisico, mentale e sociale dei lavoratori in tutte le attivitĆ , la prevenzione delle alterazioni della salute provocate dalle condizioni di lavoro, la tutela dei lavoratori sul luogo di lavoro da pericoli per la salute, la collocazione ed il mantenimento dei lavoratori in un ambiente di lavoro idoneo alle loro capacitaĢ€ fisiologiche e psicologiche ed in definitiva l’adattamento del lavoro all’uomo e dell’uomo alla sua mansioneā€.

Gli obiettivi principali della Medicina del Lavoro sono tre:1

  • mantenere e promuovere salute e capacitaĢ€ lavorativa;
  • migliorare l’ambiente di lavoroĀ e il lavoro stesso affinchĆ© sianoĀ sicuri e salubri;
  • sviluppare un’organizzazione e una cultura del lavoro che diano laĀ prioritĆ  alla salute e alla sicurezza, promuovendo al contempo un contesto sociale positivo e non conflittuale, finalizzato a incrementare la produttività̀.

Nella pratica dei sistemi di gestione e della politica del personale, quanto sopra si concretizza in un’accresciuta partecipazione dei lavoratori, da attuare anche attraverso la formazione e una buona gestione delle imprese.1

La Medicina delle catastrofi

LaĀ Medicina delle CatastrofiĀ interviene quando le risorse non sono sufficienti a fornire un’adeguata risposta all’evento.Ā 2,3Ā Si fonda sull’integrazione delle varie componenti dei soccorsi per giungere a una sinergia operativa mirata a fornire una risposta sanitaria corretta.

La Medicina delle Catastrofi si avvale essenzialmente di tre strumenti:2

  • laĀ strategia, ovvero l’elaborazione dei piani di soccorso;
  • laĀ logistica, costituita dall’insieme di personale, mezzi e materiali che costituiscono i piani di soccorso;
  • laĀ tattica, ovvero l’attuazione dei piani di soccorso con l’operativitĆ  di tutta la catena dei soccorsi.

Di grande utilitĆ  nell’attuare i tre strumenti sopra elencati ĆØĀ l’Equazione di Bernini CarriĀ (o ā€œRegola del Danno Dinamicoā€)3Ā elaborata dal prof.Ā Enrico Bernini Carri, medico specialista in Malattie Infettive e Tropicali, presidente del CEMEC (Centro Europeo di Medicina delle Catastrofi) che opera sotto l’egida del Consiglio d’Europa e del WHO, e docente nella Scuola di Specializzazione di Medicina d’Emergenza-Urgenza, titolare del Corso di organizzazione e gestione delle maxi emergenze dell’UniversitĆ  di Modena e Reggio Emilia. L’equazione enuncia cheĀ ā€œl’intensitĆ  di un fenomeno (Q) ĆØ direttamente proporzionale all’intensitĆ  dello stesso (n) e indirettamente proporzionale alle risorse esistenti per gestirlo (f) per il tempo nel quale esso si sviluppa (t)ā€:Ā n/f x t = Q.

Sempre secondo il prof. Bernini Carri ilĀ Danno (Q)Ā sarebbe inversamente proporzionale al cosiddettoĀ ā€œFattore di Resilienzaā€ (R),Ā ovvero la capacitĆ  di un sistema complesso di reagire positivamente a un evento critico.3

Inoltre, il prof. Bernini Carri cataloga i fenomeni semplicemente come segue:3,4

  • Catastrofi naturali: geologiche, climatiche, batteriologiche, zoologiche.
  • Catastrofi causate dall’uomoĀ (antropomorfiche): tecnologiche e accidentali, belliche, sociali.

In considerazione degli effetti sulla salute delle vittime, leĀ grandi emergenzeĀ eĀ catastrofiĀ possono determinare, in base alla loro portata, durata e interessamento territoriale,Ā conseguenze sulla salute pubblica lievi, moderate e gravi.3

Alla luce delle definizioni di Medicina del Lavoro e Medicina delle Catastrofi sopra esposte, appare chiaro come la vocazione della prima sia quella di prevenire le conseguenze negative delle attivitĆ  umane, migliorarle e sorvegliarle nel tempo, mentre la seconda si concentra su tutte le procedure mediche e di primo soccorso che vengono attuate nelle situazioni di emergenzaĀ o diĀ catastrofe.

La recente diffusione del virus SARS-CoV-2, a livello planetario, ci può aiutare a comprendere i punti di contatto tra le due branche della medicina.

La catastrofe pandemica

Il giorno 11 marzo 2020 il World Health Organization, dopo aver valutato i livelli di gravitĆ  e la diffusione globale dell’infezione da virus SARS-CoV-2, ha dichiarato l’epidemia di COVID-19 unaĀ pandemia.5

La diffusione del virus, in maniera quasi incontrollabile in tutti i continenti e accompagnata da un’elevata letalitĆ , ha delineato i tratti di unaĀ vera e propriaĀ catastrofeĀ (non solo sanitaria, ma anche economica e sociale) di portata globale, definita dallo squilibrio fra necessitĆ  improvvisamente emerse su larga scala nella popolazione e risorse prontamente disponibili per arginare la diffusione del virus.

La scarsitĆ  di risorse ha interessato sia il versante logistico-tecnico, in termini di attrezzature indispensabili e dispositivi sanitari, sia la componente umana.6,7
Il disequilibrio ha riguardato in maniera significativa anche i dispositivi di protezione individuale, necessari per garantire la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro e dei cittadini nei contesti di vita quotidiana.Ā 7Ā Inoltre, la popolazione generale si ĆØ dovuta confrontare con un accesso programmato alla vaccinazione, indispensabile per la ripresa delle normali attivitĆ  socio-economiche.8

La circolazione del virus ha modificato persino l’approccio all’attivitĆ  lavorativa, portando all’adozione forzata di nuove modalitĆ  definite, generalmente, ā€œsmart working in emergenzaā€ finalizzate, ove possibile, alla prosecuzione delle attivitĆ  lavorative al di fuori dei luoghi di lavoro convenzionali.Ā 9Ā Se da una parte, alcuni rischi per la salute dei lavoratori sono diminuiti in considerazione del fatto che il lavoro ĆØ stato svolto principalmente senza necessitĆ  di spostarsi dalle sedi domestiche,Ā nuove conseguenze sulla salute sono emerse come, ad esempio, quelleĀ psicologiche, riconducibili alla ridotta interazione sociale e al disequilibrio tra tempo libero e tempo speso a lavorare avvalendosi, principalmente, di supporti informatici.10Ā Uno studio realizzato su 187 lavoratori dipendenti pubblici dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tra gennaio e dicembre 2019 ha messo in luce come nuove modalitĆ  di approccio al lavoro, che prevedono l’assenza di interazione tra colleghi e collaboratori, con conseguente scarso supporto interpersonale, potrebberoĀ aumentare stress,Ā frustrazioneĀ eĀ senso di sfiducia, più in generale.10

Quindi, proprio l’emergenza sanitaria, innescata dalla pandemia da virus SARS-CoV-2, ha mostrato come Medicina del Lavoro e Medicina delle Catastrofi vadano aĀ integrarsi tra di loro nel nostro tessuto socio-economico.

Le due branche della medicina non possono prescindere l’una dall’altra. Infatti, prevenzione e cura durante le attivitĆ  lavorative quotidiane, di qualunque natura esse siano, potrebbero avere un ruolo importante per limitare eventuali ricadute negative su salute e produttivitĆ  della popolazione cosƬ come risulta importante la capacitĆ  di un sistema, ad esempio quello sanitario, di reagire a un evento critico in cui le risorse potrebbero essere insufficienti a fornire una risposta adeguata.

Ecco allora che l’evidente sinergia tra attivitĆ  di salvaguardia della salute e piani strategici, logistici e tattici sempre aggiornati va coltivata e applicata costantementeĀ nell’esercizio delle attivitĆ  umane, attraverso un approccio diffuso che veda coinvolti non solo profili professionali ad alta specializzazione sanitaria-manageriale, ma anche tutti i cittadini attivi in contesti di vita quotidiana, oppure lavorativa.

L’autore

Dr. Alessandro Monaco

Professionista nel campo Healthcare – Biomedical research, Regulatory practices, Organizational outcome

Bibliografia

  1. Medicina del lavoro (http://www.medicina-lavoro.com/primalsrl/medicina-del-lavoro/68.htmĀ – Ultimo accesso Giugno 2021)
  2. Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi – Considerazioni su Covid-19.Ā (https://www.aimcnet.it/content/7-notizie/182-considerazioni-su-covid-19.htmlĀ – Ultimo accesso Giugno 2021)
  3. Coronavirus: la gestione delle maxiemergenze in un progetto sperimentale di rete di servizi di assistenza sanitaria. (https://www.iltaccoditalia.info/2020/03/06/coronavirus-la-gestione-delle-maxiemergenze-in-un-progetto-sperimentale-di-rete-di-servizi-di-assistenza-sanitaria/Ā – Ultimo accesso Giugno 2021)
  4. Corso Di Organizzazione e Gestione Delle Maxiemergenze (linee guida europee)Ā (http://www.anci-molise.it/wp-content/uploads/sites/32/2017/12/SLIDES-CORSO-DI-ORGANIZZAZIONE-E-GESTIONE-DELLE-EMERGENZE.pdfĀ – Ultimo accesso Giugno 2021)
  5. Tutto sulla pandemia di SARS-CoV-2Ā (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2Ā – Ultimo accesso Giugno 2021)
  6. Pandemia e resilienza – Persona, comunitaĢ€ e modelli di sviluppo dopo la Covid-19. Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili. A cura di
    Cinzia Caporale e Alberto Pirni. Ā© Cnr Edizioni 2020 (https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/attivita/editoria/Pandemia-e-resilienza-9-7-2020.pdfĀ – Ultimo accesso Giugno 2021)
  7. BoŔkoski I et al. COVID-19 pandemic and personal protective equipment shortage: protective efficacy comparing masks and scientific methods for respirator reuse. Gastrointestinal Endoscopy (2020); 92(3)
  8. Vaccini anti Covid-19 (https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=255 – Ultimo accesso Giugno 2021)
  9. Smart working (https://www.lavoro.gov.it/strumenti-e-servizi/smart-working/Pagine/default.aspxĀ – Ultimo accesso Giugno 2021)
  10. Di Tecco C et al. Implementing Smart Working in Public Administration: a follow up study. Med Lav (2021); 112(2): 141-152.

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