La crescente disponibilità di informazioni sanitarie online sta modificando il rapporto medico-paziente. L’accesso a informazioni non sempre di buona qualità, la difficoltà a interpretarle nel modo corretto, anche in funzione del proprio background culturale, associate al breve tempo disponibile per interagire con il proprio medico, rischiano spesso di compromettere la fiducia del paziente nel proprio curante. I risultati di una recente rassegna sistematica suggeriscono tuttavia i potenziali benefici dell’informazione dei pazienti sul web,  purché si migliori  la qualità delle informazioni disponibili online e  si guidino i pazienti nell’accesso all’informazione.

Che impatto ha la ricerca di informazioni sanitarie online sul rapporto medico-paziente?

Oltre 4 miliardi di persone in tutto il mondo navigano in Internet. L’accesso libero all’informazione online spinge i pazienti a cercare sul web le risposte di cui hanno bisogno in merito alla loro salute.

Questo processo sta trasformando i pazienti da “fruitori passivi” di servizi sanitari a “partecipanti attivi” del processo di cura e ciò rappresenta una sfida per i clinici, che si trovano a dover gestire nel breve tempo di una visita, oltre alla consueta comunicazione al paziente, anche la quantità di informazioni riferite dal paziente stesso.

Sebbene l’accesso al web a scopo informativo stia gradualmente crescendo, la qualità estremamente variabile delle notizie mantiene i medici al primo posto per l’autorevolezza dell’informazione. Una disponibilità di informazioni di migliore qualità, mediata dal supporto del medico per interpretarle, potrebbe ripercuotersi positivamente sul rapporto medico-paziente, migliorando la compliance: pazienti ben informati sono in grado di seguire meglio il percorso di cura proposto dal medico e di ottenere quindi migliori effetti terapeutici.

I risultati di una recente rassegna sistematica

Una recente rassegna sistematica ha valutato l’impatto della ricerca di informazioni sanitarie online: sono stati valutati 42 articoli in lingua inglese e 11 in lingua cinese pubblicati sull’argomento fino al 2021. Le conclusioni degli studi sono state suddivise in 5 argomenti: 1) fattori che influenzano la ricerca di informazioni sanitarie online; 2) impatto della ricerca di informazioni sanitarie online sui pazienti; 3) impatto della ricerca di informazioni sanitarie online sulla valutazione del medico da parte del paziente; 4) impatto delle informazioni trovate online sul rapporto medico-paziente; 5) impatto generale della ricerca di informazioni sanitarie online sul rapporto medico-paziente.

Fattori che influenzano la ricerca di informazioni sanitarie online

La ricerca di informazioni sanitarie online da parte dei pazienti è influenzata dal livello di istruzione, dal reddito, dal genere, dall’età e dal livello di alfabetizzazione sanitaria. In particolare, alcuni studi hanno indicato che i pazienti giovani, di sesso femminile, con più elevato grado di istruzione e reddito più alto sarebbero maggiormente propensi a rivolgersi al web. Questi pazienti hanno un più elevato grado di alfabetizzazione sanitaria e una maggiore capacità di gestire la ricerca di informazioni online.  Invece, i pazienti più anziani sembrano più inclini a chiedere informazioni ai loro curanti, ai farmacisti o ai familiari, piuttosto che rivolgersi al web.

Impatto della ricerca di informazioni sanitarie online sui pazienti 

La ricerca di informazioni sanitarie online potrebbe consentire ai pazienti una miglior comprensione del loro stato di salute e influenzare positivamente i loro comportamenti, ad esempio grazie alla possibilità di capire meglio la terminologia usata dal medico. Per contro, può anche alimentare preoccupazioni e indurre i pazienti a modificare terapie in corso senza comunicarlo al medico curante, con ripercussioni negative sugli esiti del trattamento.

Impatto della ricerca di informazioni sanitarie online sulla valutazione del medico da parte del paziente

Il grado di soddisfazione del paziente per il proprio medico dipende da un insieme di fattori, dei quali la comunicazione riveste il ruolo più importante. La fiducia che spesso si crea tra i membri delle community online può aumentare la sicurezza psicologica del paziente nel comunicare con il proprio medico e influenzare positivamente la soddisfazione per il servizio prestato dal curante.

Impatto delle informazioni trovate online sul rapporto medico-paziente

Molti pazienti sono riluttanti a discutere le informazioni trovate sul web con i loro curanti, temendo di metterne in discussione l’autorità. Altri invece, dopo aver recuperato le informazioni, scelgono di condividerle. La discussione con il medico rassicura il paziente, riducendo l’ansia eventualmente provocata dalle informazioni trovate. In questo modo, la soddisfazione del paziente aumenta e l’aderenza alla terapia non subisce variazioni.

Impatto generale della ricerca di informazioni sanitarie online sul rapporto medico-paziente

Nel complesso, secondo il 58% degli studi inclusi nella rassegna, la ricerca di informazioni sanitarie online ha un impatto positivo sulla relazione medico-paziente. Il 26% degli studi riporta un effetto neutro e  solo il 15% evidenzia un’influenza negativa.

Il meccanismo attraverso cui la ricerca online può influenzare il rapporto medico-paziente è piuttosto complesso. La ricerca di informazioni sanitarie online può aumentare la comprensione da parte del paziente di questioni mediche e può migliorarne la capacità di prendere decisioni e di comunicare con il proprio medico curante. Contemporaneamente, può avere un impatto positivo sulla psicologia del paziente, soprattutto nel caso di informazioni di buona qualità, che il paziente può comunicare al medico, creando un’occasione per rafforzare il rapporto medico-paziente.

Conclusioni

La ricerca di informazioni sanitarie online avrebbe il potenziale di migliorare il rapporto medico-paziente e la sua compliance. Tuttavia, considerati i possibili risvolti negativi, è importante migliorare la qualità delle informazioni disponibili online e guidare i pazienti nella ricerca, affinché le informazioni ottenute possano essere vantaggiose per il percorso di cura.