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Gli strumenti “social” di PubMed

Gli strumenti “social” di PubMed

Durante gli ultimi anni, la National Library of Medicine ha introdotto diversi strumenti basati sui social media e sul web 2.0 per diffondere i contenuti ospitati su Medline  e per creare delle communities di lettori intorno agli articoli censiti.

Data di pubblicazione: 27 aprile 2018

Ad esempio, un utente può creare e associare un feed RSS a una specifica ricerca per poter essere aggiornato automaticamente sui nuovi articoli inseriti in Medline che la soddisfano. Lo scopo di questa funzione non è molto diverso rispetto da quello di strumenti simili disponibili su PubMed (come MyNCBI che consente all’utente di memorizzare definitivamente le proprie stringhe di ricerca e di ricevere via email i nuovi risultati su base giornaliera, settimanale o mensile). Ciò che cambia è lo strumento per diffondere tali contenuti.

Per creare e sottoscrivere un feed RSS di PubMed, l’utente deve eseguire una ricerca in PubMed,  scegliere dalla pagina dei risultati il link “Create RSS” (situato appena sotto la search box), modificare (eventualmente) il nome del feed RSS, cliccare il bottone “Create RSS”, cliccare successivamente l’icona “XML” (operazione questa che consente di visualizzare il corrispondente file XML), copiare l’URL della nuova pagina aperta e incollarlo nel modulo di sottoscrizione dell’aggregatore di notizie (detto anche RSS reader) in uso (figura 1).

 

Figura 1 – Come creare un feed RSS associato a una stringa di ricerca di PubMed

Le citazioni bibliografiche incluse in Medline potrebbero essere condivise anche sui social network più utilizzati. Tra le informazioni che accompagnano l’abstract si possono infatti trovare  le icone dei principali strumenti di social media (tra cui Twitter, Facebook e Google+). Cliccando su una di queste icone, l’utente potrà condividere il contenuto sul profilo personale aperto sulla corrispondente piattaforma di social media (figura 2).

 

Figura 2 – Come condividere una citazione bibliografica sui social media

Ancora più interessante è la possibilità offerta da PubMed di ospitare delle aree  nelle quali gli utenti possono discutere gli articoli con i propri “amici”. Questa è una delle caratteristiche di PubMed Commons che consente agli autori di un qualunque articolo ospitato nel database di condividere opinioni e informazioni su quanto hanno letto partendo da Medline. È possibile accedere a PubMed Commons seguendo il link “See more” presente nella corrispondente sezione disponibile sulla home page di PubMed o, direttamente, seguendo il link https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmedcommons/ (fig. 3).

 

Figura 3 – La home page di PubMed Commons

I commenti vengono aggiunti in fondo all’abstract della citazione a cui fanno riferimento e possono essere letti da tutti (figura 4). Per poter utilizzare PubMed Commons e inserire nuovi commenti, un utente deve essere però autore di una pubblicazione in PubMed. Inoltre ha bisogno di un account su MyNCBI e di un invito a unirsi a PubMed Commons (in alcuni casi è possibile un auto-invito). Se un utente è abilitato a scrivere un commento, può aggiungerlo direttamente nello spazio apposito (figura 4). Si può anche decidere di rispondere a un commento esistente (Reply), condividerlo su una piattaforma di social network dove si possiede un profilo (Share) oppure condividerlo tramite un link permanente (Permalink), segnalare un commento al moderatore (Report) o invitare un altro autore di PubMed a commentarlo (“Invite an author to comment “).

 

Figura 4 – Come aggiungere e usare i commenti su PubMed Commons

A partire dalla sezione “Search comments” ospitata nella barra laterale destra della home page di PubMed Commons, ogni utente può anche cercare i commenti inviati da uno specifico autore o trovare pubblicazioni con commenti in PubMed.

Infine, una selezione dei commenti ospitati in PubMedCommons viene notificata su Twitter tramite l’account @PubMedCommons. Diventando follower di tale account (o collegandosi al link https://twitter.com/PubMedCommons) gli utenti di internet (tutti, indipendentemente dalla registrazione su MyNCBI) possono essere continuamente aggiornati sui nuovi commenti aggiunti a Medline.

L’autore

Dr. Eugenio Santoro

Responsabile Laboratorio di Informatica Medica, Dipartimento di Salute Pubblica presso Istituto Mario Negri, MI

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