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L’avviamento alla professione medica

L’avviamento alla professione medica

Lo strumentario basilare da avere in studio e quello da tenere nella borsa

Data di pubblicazione: 31 ottobre 2017

La borsa del medico deve disporre di tutto il necessario per affrontare sia una visita programmata sia un’emergenza e adattarsi a eventuali specifiche necessità dei suoi pazienti. Chiamarla “borsa degli attrezzi” è banalizzante e riduttivo.

Anche il medico, però, al pari di molti altri professionisti, ha la necessità di portarsi appresso un proprio strumentario, che è naturalmente diverso in base alla propria linea di specifico indirizzo, all’assetto organizzativo e alla tipologia di pazienti seguiti. Il materiale cartaceo con la modulistica prevista dal Servizio Sanitario (inclusi numeri di emergenza, il prontuario tascabile dei farmaci) e la guida alla posologia pediatrica rappresentano il “pacchetto standard” da avere nella borsa.

Attualmente questi materiali sono disponibili anche per smartphone o tablet, tuttavia è bene tenere sempre con sé il formato cartaceo, sempre consultabile, indipendentemente dalla copertura della rete locale o dalla carica della batteria. Al “pacchetto standard” si aggiungono altri strumenti utili ad assicurare un primo intervento.

Lo strumentario nella borsa e quello in studio, sotto riportato, sono strettamente complementari, in base all’attività svolta dal medico, e devono rispondere a rigorosi criteri di manutenzione e organizzazione.

La borsa: a cosa serve

Come già premesso, la borsa del medico deve essere consona alla sua realtà e alle sue esigenze professionali, che possono essere fondamentalmente riconducibili a due situazioni:

  • la visita domiciliare, in assoluto più frequente nella realtà quotidiana, sia che si tratti di un medico di medicina generale piuttosto che di uno specialista, di un medico convenzionato o di un libero professionista;
  • l’intervento d’urgenza, che può presentarsi come necessità occasionale oppure, per chi lavora in aree sprovviste di un vicino pronto soccorso, come evenienza da non sottovalutare. Allo stesso modo, un’emergenza può rientrare nell’ambito della normale attività se si seguono pazienti a elevato rischio, quali anziani e individui affetti da malattie croniche e/o degenerative, come quelle neuromuscolari, o neoplasie in fase terminale.

Un’indagine belga (Scand J Prim Health Care 2002; 20: 242-3) ha evidenziato come la maggior parte dei medici di medicina generale sia adeguatamente equipaggiata per le visite domiciliari, ma soltanto il 50% dei medici ha nella borsa i farmaci essenziali per le urgenze, pur avendoli prescritti negli ultimi 12 mesi.

 

L’organizzazione

Un aspetto fondamentale e per nulla scontato è l’ordine: ogni elemento della borsa, ma anche dell’ambulatorio, deve essere immediatamente reperibile e utilizzabile, senza richiedere tempo per la sua ricerca, soprattutto quando si tratta di farmaci, materiale di prima medicazione, dispositivi diagnostici ed elenchi con numeri di riferimento.

Per questo motivo la borsa deve essere divisa in scomparti sufficientemente capienti. Il ricettario personale e del Servizio Sanitario Nazionale, il timbro e la modulistica (per esempio allegato M per la continuità assistenziale, ricettario per oppioidi, certificazioni INPS e INAIL, ove non trasmesse per via telematica, constatazione di decesso, richiesta di accertamento sanitario obbligatorio) dovrebbero essere separati da tutto il resto e opportunamente organizzati in un raccoglitore, in cui si potrebbero tenere anche altri stampati quali:

  • curve di crescita per i bambini;
  • consigli gestionali per il paziente o i suoi familiari;
  • indicazioni sull’impiego corretto di farmaci specifici di frequente prescrizione e così via.

Va da sé che anche lo studio medico deve essere strutturato in maniera razionale, con gli strumenti a stretta portata di mano e i giusti spazi per poter reperire e riordinare i materiali. Fondamentali sono un inventario e un registro sia delle attrezzature (con annotazione delle eventuali programmazioni per la revisione o della disponibilità di materiali di consumo) sia dei farmaci, che devono essere opportunamente conservati e controllati relativamente alla scadenza.

 

Lo strumentario

A prescindere dalle necessità legate alla specializzazione o alla tipologia di visite, si possono enumerare e suggerire i seguenti strumenti, suddivisi in necessari e utili. Ovviamente l’elenco, oltre a non essere esaustivo, è puramente esemplificativo e indicativo e sarà necessariamente personalizzato dal singolo medico.

Tre consigli fondamentali

Predisporre adeguatamente la borsa è soltanto il primo step: occorre poi, però, una sua costante “manutenzione”, che si può sintetizzare nell’attuazione di queste semplici norme:

  • tenere sempre la borsa a pronta disposizione e al riparo da sbalzi di temperatura (evitare, per esempio, di lasciarla nell’auto, sotto il sole, ma tenerla nel bagagliaio), impedendo l’accesso ad altri e ovviamente il rischio di furto;
  • sostituire i farmaci scaduti o utilizzati, tenendone il registro e una riserva in ambulatorio;
  • verificare ogni mese il contenuto, la funzione di eventuali strumenti e dispositivi e l’eventuale rimpiazzo o aggiornamento dei materiali cartacei.

L’autore

Redazione

Team composto da professionisti in diversi settori, tra cui medico, scientifico, health affairs, digital technology, giornalistico.
L’obiettivo primario della redazione è quello di generare contenuti d’interesse, attuali e che possano favorire un aggiornamento su tematiche che spaziano in ambiti differenti.

Bibliografia

  1. Nella borsa del medico di medicina generale. BIF, 2008; 4:186-7. Data ultimo accesso 20.09.2017
  2. Devroey D, Cogge M, Betz W. Do general practitioners use what’s in their doctor’s bag? Scand J Prim Health Care. 2002 Dec;20(4):242-3.
  3. http://www.aslbrescia.it/media/pdf/pubblicazioni/continuita_assistenziale_07.pdfData ultimo accesso 20.09.2017
  4. Drugs for the doctor’s bag: 1-adults. Drug Ther Bull. 2015; 53:56-60.

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