
Analisi percorsi diagnostico terapeutici del carcinoma mammario
Dalla teoria alla pratica: l’applicazione di strategie di screening e di gestione del carcinoma mammario (progetto INDEX)

Data di pubblicazione: 02 maggio 2018
Introduzione
Il cancro al seno è, a livello mondiale, il secondo tumore più comune dopo il cancro ai polmoni. Si stima che nel 2017 siano stati diagnosticati in Italia circa 50.500 nuovi casi di carcinoma mammario (1).

Nel 2014 invece sono stati registrati 12.201 decessi per tumore al seno ed ha quindi rappresentato la prima causa di morte nelle donne (2). In Italia, la sopravvivenza a 5 anni risulta essere pari all’87%, mentre dopo 10 anni dalla diagnosi è pari all’80%.
Sono stati identificati diversi fattori di rischio legati al carcinoma mammario: fattori riproduttivi (menarca precoce e una menopausa tardiva; nulliparità, una prima gravidanza a termine dopo i 30 anni, il mancato allattamento al seno), fattori ormonali (terapia ormonale sostitutiva assunta durante la menopausa), fattori dietetici e metabolici (elevato consumo di alcool e di grassi animali e basso consumo di fibre vegetali), pregressa radioterapia (a livello toracico e specialmente se prima dei 30 anni d’età) e precedenti displasie o neoplasie mammarie. Inoltre, il 5%-7% dei tumori mammari risulta essere legato a fattori ereditari, un quarto dei quali determinati dalla mutazione di due geni, BRCA 1 e/o BRCA 2 (3).
Il trend di incidenza del tumore della mammella in Italia appare in leggero aumento (+0,9% per anno), mentre continua a calare, in maniera significativa, la mortalità (-2,2% per anno).
L’ampliamento della popolazione target dello screening mammografico in alcune regioni (tra cui Emilia-Romagna e Piemonte), rende ragione dell’aumento significativo dell’incidenza della neoplasia nella classe di età 45-49, dove di contro la mortalità si abbassa dell’1,6%.
Si tratta di un dato medio valido anche a livello nazionale che può tuttavia variare da regione a regione (4-5).
Nella figura 1 si riportano le fasce d’età delle donne coinvolte nella fase di screening per lo studio INDEX della regione Lombardia (6).
Figura 1 – Diagnostica anticipata: distribuzione delle donne invitate a screening per la regione Lombardia
IL PROGETTO INDEX
La FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) e CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Ospedalieri) hanno realizzato nel 2010 il progetto INDEX (6), una valutazione d’indicatori di processo, di percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale nell’ambito della gestione del carcinoma mammario in Lombardia con i seguenti obiettivi:
- stimare l’attuale quadro epidemiologico, clinico ed economico del carcinoma mammario in Lombardia;
- valutare, attraverso la definizione di una serie di indicatori di processo ed esito (riconosciuti dalla comunità scientifica oncologica), il percorso di diagnosi e cura delle pazienti con carcinoma mammario;
- analizzare il livello di allineamento di tali indicatori con gli standard considerati clinicamente accettabili dalle Linee Guida nazionali e internazionali sul carcinoma mammario;
- confrontare gli indicatori di processo e di esito, laddove possibile, con i risultati di studi simili condotti in altre realtà italiane;
- valutare la variabilità regionale, confrontando sia i dati d’impatto epidemiologico, sia gli indicatori di PDTA nelle varie ASL che hanno partecipato allo studio, tentando di fornire delle spiegazioni plausibili relativamente alle possibili differenze;
- approfondire, in ultima analisi, le aree di criticità del percorso (es. inadeguato screening oncologico, utilizzo non appropriato delle risorse economiche) e suggerire strategie di miglioramento.
Il progetto INDEX è un esempio di come gli strumenti informativi a disposizione di una ASL possano essere opportunamente impiegati per:
- ottenere informazioni sulla qualità del processo assistenziale;
- individuare le aree di eccellenza e quelle di miglioramento;
- porre in essere interventi correttivi per aumentare l’efficienza e ridurre, laddove possibile, gli sprechi.
Le fonti di dati impiegate in quest’analisi consentono di individuare, in maniera rapida e poco costosa, potenziali aree di inappropriatezza, ad alto impatto clinico o assorbimento di risorse, che meritano un accurato approfondimento.
Quest’approfondimento dev’essere mirato alla comprensione dei fattori “reali” che hanno determinato il risultato di performance sintetizzato dall’indicatore. In particolare, il responsabile della valutazione d’analisi ha il compito di escludere che l’eventuale valore distorto (o peggio, l’outlier) sia dovuto a un errore metodologico insito nella modalità di raccolta dati, nell’errata interpretazione di un criterio di inclusione/esclusione, nell’errata implementazione di una query.
In definitiva, dalla analisi descritta è possibile affermare che:
- le ASL della Lombardia sembrano avere, mediamente, una buona performance sia nell’area dello screening che del trattamento e gestione del carcinoma mammario, anche se esistono delle aree di miglioramento e di riduzione degli interventi inappropriati, specie nella diagnostica;
- i tempi d’attesa per l’intervento chirurgico di resezione del tumore e per l’inizio dei trattamenti non sono ancora pienamente soddisfacenti, anche se c’è ragione di credere che la performance sia comunque migliore di quella media nazionale;
- esistono delle aree d’inappropriatezza economica e di possibile risparmio (e riallocazione di risorse) per il Servizio Sanitario Regionale, anche se questo specifico aspetto richiederebbe ulteriori approfondimenti e nuove analisi mirate a valutare con più attenzione il piano che ha determinato l’esecuzione di questi interventi. Da considerarsi un fenomeno piuttosto contenuto e con un impatto moderatamente basso sul budget della ASL.
Bibliografia
- http://www.registri-tumori.it/cms/ (Data ultimo accesso 09.02.2018)
- ISTAT, 2017 – https://www.istat.it/it/archivio/207188
- http://www.aiom.it/fondazione-aiom/+aiom-airtum-numeri-cancro-2017/1,3021,0, (Data ultimo accesso 09.02.2018)
- ISTAT 2017 – Report: L’evoluzione Della Mortalità Per Causa: Le Prime 25 Cause Di Morte – http://www.istat.it/it/files/2017/05/Report-cause-di-morte-2003-14.pdf
- https://www.osservatorionazionalescreening.it/content/screening-mammografico (Data ultimo accesso 09.02.2018)
- Il progetto INDEX: indicatori di processo diagnostico, terapeutico, assistenziale (PDTA) nel carcinoma mammario – https://www.fiaso.it/Pubblicazioni/Il-progetto-Index-indicatori-di-processo-diagnostico-terapeutico-assistenziale-PDTA-nel-carcinoma-mammario
- Kim TH, Chang JS, Kong ID. Effects of Exercise Training on Physical Fitness and Biomarker Levels in Breast Cancer Survivors. J Lifestyle Med. 2017 Jul;7(2):55-62. – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29026725
- Syrowatka A, Motulsky A, Kurteva S, Hanley JA, Dixon WG, Meguerditchian AN, Tamblyn R. Predictors of distress in female breast cancer survivors: a systematic review. Breast Cancer Res Treat. 2017 Sep;165(2):229-245. – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28553684
- Cheng KKF, Lim YTE, Koh ZM, Tam WWS. Home-based multidimensional survivorship programmes for breast cancer survivors. Cochrane Database Syst Rev. 2017 Aug 24;8:CD011152. – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Home-based+multidimensional+survivorship+programmes+for+breast+cancer+survivors
- Breast cancer: Challenges, controversies, breakthroughs. Nat. Rev. Dec 2010 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=2.%09Breast+cancer%3A+Challenges%2C+controversies%2C+breakthroughs.+Nat.+Rev.+Dec+2010
- http://www.epicentro.iss.it/discussioni/cancri_intervallo/zappa.asp , (Data ultimo accesso 09.02.2018)