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I software per la gestione di uno studio medico

I software per la gestione di uno studio medico

Registrare, archiviare e gestire i dati dei pazienti: attività possibili grazie all’utilizzo di sistemi informatici adeguati e su misura per il medico.

Sul mercato ve ne sono molti a disposizione, ma come scegliere il software più in linea con le proprie esigenze professionali? Nell’articolo potrai scoprire non solo quali sono le caratteristiche indispensabili e le funzionalità essenziali di un software, ma anche le indicazioni condivise dalla FIMMG.

Data di pubblicazione: 10 maggio 2018

Introduzione

La digitalizzazione è stata attuata per molti processi lavorativi e l’archivio elettronico dei dati è ormai parte integrante di molte attività, inclusa quella degli operatori sanitari. Il medico non può infatti prescindere dall’utilizzo di software specifici che lo supportano nella gestione di un numero elevato di dati ed informazioni relativi ai propri pazienti.

Da sottolineare però che la figura del medico si è avvicinata al mondo informatico in ritardo rispetto a quanto accaduto in altri ambiti (in primis, il commerciale e l’industriale).

Consideriamo infatti che fino a poco tempo fa la maggioranza dei software a disposizione non offriva soluzioni specifiche per la nobile arte di Ippocrate; inoltre, Università e Ospedali non hanno subito intuito l’enorme potenzialità che un buon sistema informatico è in grado di offrire per migliorare il servizio assistenziale, agevolare il lavoro del medico e favorire il controllo della spesa sanitaria.

I software gestionali rappresentano oggi un concreto aiuto tecnologico anche per il singolo medico (specialista, medico di medicina generale o pediatra), per gli studi medici e studi medici associati e per tutti i professionisti della salute che devono gestire appuntamenti, referti, immagini diagnostiche.

Ve ne sono diversi a disposizione e sono facilmente rintracciabili e reperibili con una ricerca online. È bene quindi conoscere alcune informazioni base per saper scegliere la soluzione migliore per la propria attività professionale.

Le caratteristiche indispensabili di un valido software medico

La scelta di un software per la gestione di uno studio medico è un’operazione molto complessa, spesso sottovaluta. Per essere in linea con le reali necessità del medico, il software gestionale dovrebbe mettere a disposizione:

  • una scheda anagrafica completa, con dati di contatto del paziente e caregiver ove necessario;
  • una scheda anamnestica dettagliata;
  • una scheda per la richiesta di esami;
  • una scheda di refertazione degli esami e del laboratorio di analisi;
  • una scheda di registrazione di immagini, nonché di eventuali filmati;
  • la possibilità di generare una lettera da consegnare al paziente, che risulti sia comprensibile nel contenuto ma, anche, gradevole dal punto di vista grafico, al fine di condividere le informazioni chiave della visita e le indicazioni per il paziente;
  • la possibilità di eseguire ricerche più o meno complesse;
  • la possibilità di esportare tutti i dati;
  • le funzioni per la fatturazione.

Approfondiamo più nello specifico alcuni punti.

Gestione del paziente

La prima caratteristica fondamentale che un buon software gestionale sanitario deve avere è di poter gestire il paziente, i suoi dati, gli aggiornamenti degli stessi, i rapporti con il paziente e con il medico di medicina generale, nel caso il software fosse utilizzato da uno specialista.

Il software deve permettere in primis la raccolta di dati anagrafici che, oltre ai classici dati (cognome, nome, data nascita, ecc.) deve consentire la registrazione di altri dati importanti per un medico, tra cui il gruppo sanguigno, nome e indirizzo e-mail del medico di medicina generale, dati anagrafici dell’eventuale coniuge, contatti del paziente, fotografia del paziente). Per procedere alla registrazione dei dati, essi devono essere autorizzati dal paziente e quindi, prima di ogni cosa, un buon software per la gestione di uno studio medico deve poter creare e stampare consensi informati, affinché venga raccolta l’approvazione del paziente alla registrazione e utilizzo dei dati, anche secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali.

Inoltre, l’applicativo medico deve offrire un elevato grado di sicurezza: il software in questione deve essere accessibile con specifiche credenziali (username e password) in possesso ed uno esclusivo del medico stesso.

Anamnesi

Registrato quindi il paziente, un buon software medico deve offrire la possibilità di raccogliere una buona storia medica o anamnesi. Inoltre, l’anamnesi di un buon software dovrebbe essere abbastanza plastica da potersi adattare alla raccolta dati per diverse aree terapeutiche e branche (mediche o chirurgiche).

Un’altra caratteristica basilare che il software deve avere è la flessibilità, in modo che il medico possa aggiornare i dati maggiormente rilevanti in funzione di visite di controllo o accertamenti addizionali corrispondenti all’area terapeutica o alla patologia specifica. Quindi le schede devono prevedere campi e menu molto completi e corrispondenti alla reale pratica clinica. Anche la possibilità di monitorare i dati nel tempo sotto forma di grafici o tabelle può essere utile per il medico per comprendere in modo immediato l’andamento del paziente nel suo percorso di malattia.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica è in genere uno dei punti di arrivo alla fine del ragionamento clinico sulla base delle informazioni raccolte. Da sottolineare che per terapia si intende sia quella non farmacologica (es. integratori, stile di vita, dieta) sia quella farmacologica, per la quale deve essere generata una specifica prescrizione. Il software deve agevolare questo passaggio e consentire di tracciare tutti gli adeguamenti della schedula di trattamento che possono avvenire nel percorso di gestione del paziente.

Molti software hanno integrato un database dei farmaci disponibili e autorizzati in Italia, permettendo una ricerca per principio attivo o per nome commerciale.

Importante sarà anche tracciare l’aderenza del paziente, la quale può essere monitorata o tramite un diario o durante le visite di follow-up.

Molto utile la possibilità di generare una lettera per il paziente che includa trattamento, posologia e indicazioni particolari, in modo da poter fornire tutte le informazioni per una gestione adeguata della terapia, unitamente agli altri dati (come anagrafica ed esami).

Interfaccia e strumenti

Il software ideale deve essere anche di semplice utilizzo: pulsanti chiari, comandi riconoscibili, grafica gradevole. L’attenzione principale del medico deve essere rivolta al paziente, pertanto l’interfaccia non deve impegnare eccessivamente il medico sottraendo tempo al dialogo con il paziente durante la visita.

Un buon software deve naturalmente prevedere la possibilità di scrivere note o appunti personali del medico sul paziente, così pure esprimere un giudizio letterale o esprimerne uno numerico sui miglioramenti o peggioramenti che il paziente presenta.

Il software in questione deve avere anche la sezione dedicata alla registrazione di referti degli esami strumentali eseguiti dal paziente, più una sezione dedicata alla registrazione dei valori del laboratorio analisi. Utile è anche la possibilità di importare i referti in forma digitale (quindi dopo averne effettuato una scansione) o in formato pdf; così pure la possibilità di salvare immagini raccolte durante la visita con paziente.

Un software, infine, deve avere la possibilità di eseguire ricerche all’interno del database o in siti ufficiali (es. sito AIFA, sito Osservatorio Malattie Rare) e statistiche.

Fatturazione e amministrazione

Scontato ma non banale, un buon software per la gestione dello studio medico deve poter gestire e automatizzare anche aspetti burocratici come la fatturazione ai pazienti in relazione alla prestazione effettuata, oppure alle strutture sanitarie all’interno delle quali il medico presta servizio.

Il costo dei software

Spesso è il prezzo ciò che vince alla scelta finale, ma un medico deve effettuare una scelta a lunga scadenza e pertanto dovrebbe considerare questo aspetto solo marginalmente. Da tener presente che il costo di un software è detraibile e quindi ammortizzabile, così come avviene per tutti i costi delle apparecchiature mediche.

Come scegliere il software giusto per le proprie esigenze

La proposta di software per la gestione di uno studio medico si è notevolmente arricchita (disponibilità su più sistemi operativi, su sistemi mobile, su web, aggiornamenti frequenti…), per cui è complesso orientarsi prima di scegliere uno strumento che semplifichi il lavoro.

Parlando di sistemi informatici, è necessario avere confidenza con alcuni acronimi che spesso vengono indicati, tra cui CRM, ERP, AFC. Sapere che cosa significano esattamente queste sigle è fondamentale perché rappresentano prodotti diversi, a dire il vero adatti più per strutture sanitarie che per uno studio medico.

  • CRM è l’acronimo di “Customer Relationship Management”. Pertanto, si parla della parte di un programma, legata alla gestione completa del cliente e delle relazioni con i pazienti. Un modulo connesso al concetto di fidelizzazione che pone al centro la persona e non il business.
  • ERP si traduce in Enterprise Resource Planning, cioè pianificazione delle risorse interne all’azienda ed è la tipologia più completa sul mercato. Si tratta di un sistema di gestione che integra tutti i processi di business.
  • AFC, invece, significa Administration Financial Control, cioè un software per la gestione economico-finanziaria, dalle fatture alla contabilità o per i meno pratici aiuta nel processo di esportazione contabile verso il commercialista. 

È importante tenere in considerazione 7 punti chiave per poter scegliere il software ideale tra quelli a disposizione sul mercato.

1. Esigenze e obiettivi

Pensare a quali sono le attività quotidiane e capire come possono essere trasferite in un software per il (poli)ambulatorio. In un contesto ospedaliero, il software deve essere considerato come lo strumento per rendere più efficienti i processi aziendali, ottimizzare le risorse e controllare i costi. Ogni software lavora su esigenze e obiettivi diversi, per cui è importante pensare alla specifica struttura e scegliere il prodotto più completo.

2. Capacità tecnologiche

Nella ricerca di un software è necessario valutare le proprie conoscenze tecnologiche e quelle del proprio team, per essere certi di saper poi utilizzare le funzionalità del sistema informatico. Scegliere un prodotto di qualità, con assistenza e aggiornamenti sempre disponibili, può essere un valido supporto.

3. Componenti per il settore Medical

Il software ideale per la gestione di un uno studio medico deve raccogliere l’intera gestione del paziente.

Oltre a verificare la specificità delle schede e delle informazioni che possono essere raccolte, è bene fare un’analisi accurata del proprio processo lavorativo in modo da poter customizzare il software con il supporto dello sviluppatore del sistema. Di conseguenza può essere opportuno valutare la fattibilità anche di questo aspetto tecnico.

4. Cloud, web e digital

In un mondo in continua evoluzione dove la connessione a internet è prassi quotidiana, la necessità è quella di avere accesso alle informazioni da qualsiasi parte del mondo.

I programmi in cloud senza nulla da installare su PC, aiutano a gestire il lavoro in ogni luogo e in ogni momento, da qualsiasi dispositivo, che sia un computer o uno smartphone. Questo aspetto può essere un vantaggio nel momento in cui vi fosse la necessità di monitorare dati da remoto o laddove si svolga la propria attività in ambulatori con sedi differenti.

5. Applicazioni mobile

Il supporto del mobile può essere utile sia ai medici per l’organizzazione del calendario, sia per i pazienti per la prenotazione delle visite via internet.

Avere uno strumento legato al gestionale, ma portato comodamente in tasca, può essere un vantaggio da tenere in considerazione nella scelta.

Introdurre nell’ambulatorio un software con interfacce pensate per i dispositivi mobili e per la prenotazione da mobile con relative App mobile renderà il lavoro più facile e accessibile, per far funzionare il nostro business ovunque.

6. Informazione e comunicazione

L’obiettivo più importante di un software è comunque quello di migliorare la comunicazione, le relazioni e quindi la fidelizzazione. Infatti e-mail, fatture, reminder appuntamenti e altre forme di comunicazione sono importanti nella gestione ambulatoriale.

Per studi privati, anche la possibilità di inviare newsletter su promozioni o giornate speciali permette di ottimizzare i processi di informazione assicurando la fidelizzazione dei pazienti.

7. Formazione

Più che mai valido il vecchio detto “chi meno spende più spende “. Dare priorità quindi a prodotti affidabili e di qualità per avere meno inconvenienti o brutte sorprese.

Infatti, alcuni software “apparentemente gratuiti” richiedono una formazione molto specifica che richiede tempo ed un costo.

Il training dovrebbe essere incluso nel servizio offerto e specifico per figure professionali differenti. In un contesto ospedaliero ad esempio, a seconda del ruolo che il personale ricopre e quindi delle competenze, dovrebbero organizzati corsi di formazione mirati e giornate di affiancamento in sede per assicurare la completa operatività della struttura in tempi brevi.

 

Per concludere, nella gestione del paziente un buon software diventa fondamentale per osservare concreti miglioramenti nel servizio offerto e nel percorso di cura.

Un gestionale completo, modulare e disponibile su web può essere la soluzione da adottare in qualsiasi ambiante per garantire efficienza e qualità nel lavoro.

Le indicazioni della FIMMG

La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), com’è noto, è l’Organizzazione sindacale e l’Associazione professionale nazionale dei medici di medicina nazionale di assistenza primaria, dei medici comunque convenzionati e dipendenti operanti nel territorio, in ambito extraospedaliero, e di tutti i medici del sistema integrato dell’emergenza sanitaria. E proprio la Fimmg ha sentito l’esigenza di redigere una Carta dei diritti del medico di medicina generale utemte di software gestionale ambulatoriale.

Queste, in sintesi, le sue principali indicazioni.

  1. Il Medico di Medicina Generale è il legittimo proprietario del database e, in quanto tale, sceglie gli strumenti informatici in grado di poter interfacciare con lo stesso, con la responsabilità di utilizzare i dati sanitari che gli sono stati affidati dall’assistito.
  2. Il MMG ha la libertà di scegliere il software “gestionale” in un mercato che rispetti le regole della concorrenza.
  3. Al database deve essere garantita l’adeguata interoperabilità con le altre risorse del sistema. Pertanto, la scelta del gestionale è libera e non deve essere condizionata da posizioni predominanti. Da parte sua, il database deve comunque rimanere “aperto” alla possibilità di fruire di eventuali servizi aggiunti; pertanto, non devono esistere “vincoli” o “blocchi informatici” che impediscono connessioni e/o interoperabilità con altri strumenti della e‐Health.
  4. È necessario garantire la portabilità dei dati, la quale è una garanzia fondamentale che deve consentire, in un sistema di libero mercato, il passaggio ad un altro fornitore e, di conseguenza, la “recuperabilità” del database deve essere quanto più esaustiva.
  5. Sarebbe auspicabile che il database venisse costruito con i principi dell'”Open Data”, secondo criteri che tengano conto della articolazione della cartella clinica ambulatoriale.
  6. Per quanto riguarda la tutela della sicurezza del database, al medico di medicina generale deve esserne garantita l’integrità e l’immodificabilità. Il MMG deve avere la garanzia che l’accesso di terzi al suo database avvenga solo per ragioni di manutenzione, e che sia esplicitamente vietato l’accesso ai dati per finalità da lui non autorizzate esplicitamente e di volta in volta (anche nel caso di ricerche epidemiologiche per dati aggregati).
  7. Libertà di scelta nella localizzazione del database. Nel caso il Gestionale sia reso disponibile in cloud, il MMG deve poter scegliere di mantenere il database in sede locale. Se il MMG sceglie di collocare il Database in remoto, lo stesso deve essere conservato in Data Center della U.E. dove viene comunque garantita l’applicazione di norme e di giurisdizione italiana.
  8. Nel Gestionale deve essere garantito l’esercizio delle diverse opzioni facoltative quando implicano assunzione di responsabilità.
  9. Il MMG non deve essere oggetto di condizionamenti, né evidenti né subliminali, nella sua operatività e nelle sue scelte prescrittive.
  10. La modalità per implementare normative complesse dovrebbe sempre essere condivisa con le rappresentanze della categoria. A questo proposito, FIMMG costituisce un board permanente, a tutela della operatività del Medico, a cui riferirsi per la consulenza su aggiornamenti normativi e modalità dello loro implementazione.

L’autore

Minnie Luongo

Giornalista della Redazione

Bibliografia

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