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Cybersecurity nel settore sanitario

Cybersecurity nel settore sanitario

Le soluzioni digitali per l’assistenza sanitaria aprono una miriade di nuove possibilità in questo settore; da una parte ottimizzano l’erogazione di molti servizi, migliorandone significativamente la qualità e consentendo l’accesso immediato a dati clinici (risultati degli esami clinici, fascicolo sanitario elettronico, ecc.); dall’altra, possono semplificare la diagnosi tramite l’utilizzo di sistemi di valutazione informatizzati e un migliore e più rapido accesso alla storia clinica e agli esami del paziente stesso.

Data di pubblicazione: 05 giugno 2020

Tali applicazioni facilitano anche aspetti logistici dell’erogazione del servizio, come può essere la prenotazione di visite ed esami o l’attuazione di alcuni sondaggi condotti online. Soluzioni digitali possono supportare inoltre la promozione di uno stile di vita sano e prevenire le malattie anche attraverso il monitoraggio di parametri clinici in real-time.

Tuttavia, affinché tutte le parti interessate possano beneficiare e fidarsi pienamente dei servizi e prodotti elettronici, tali piattaforme digitali devono essere adeguatamente progettate, implementate in modo corretto e fornire un livello accettabile di sicurezza e privacy.

I sistemi informatici sanitari e i dispositivi medici collegati alla rete possono essere considerati come due componenti principali dell’ecosistema sanitario, che richiedono schemi di protezione certificati – a partire dai chip a semiconduttore utilizzati nei dispositivi, passando per piccoli dispositivi medici (misuratori, pacemaker, ecc.), apparecchiature di grandi dimensioni (radiografia, risonanza magnetica), a sistemi e servizi IT (device e servizi in cloud). L’Health Information Technology è l’applicazione dell’IT al settore sanitario con lo scopo generale della gestione dello scambio di informazioni tra tutte le parti interessate (agenzie sanitarie governative, medici, pazienti, amministratori di dati, compagnie assicurative e altri).

Il termine “Internet delle cose mediche” si riferisce alle tecnologie Internet delle cose (IoT) nel settore sanitario e consiste in un’infrastruttura che collega vari dispositivi medici nella rete. La particolarità del settore sanitario consiste nel fatto che è fortemente regolato da molteplici atti legislativi a livello europeo.

Esistono diverse categorie di minacce che possono influire sui sistemi IT sanitari che, di fatto, sono costituiti da vari elementi e tecnologie. I dispositivi sanitari sono altamente interconnessi, avendo anche la possibilità di connettersi automaticamente ad altri dispositivi. A causa della mancanza di omogeneità dei sistemi informatici sanitari, costituiti da molti parti funzionali e tecniche, le possibili minacce alla sicurezza possono essere raggruppate in diverse e distinte categorie.

La sicurezza informatica costituisce, infatti, un fattore di rischio particolarmente rilevante nella gestione dei dati sanitari. Solo nel 2019 e solo negli Stati Uniti sono stati pagati $ 12.274.000 all’Office for Civil Rights in multe e liquidazioni per 10 cause che hanno coinvolto violazioni dei dati sanitari1; le persone coinvolte nel 2019 sono state circa 40 milioni1.

Le principali organizzazioni che si occupano di cybersecurity riferiscono che questi attacchi stanno diventando sempre più difficili da identificare, prevenire e mitigare; gli investimenti spesso insufficienti nella sicurezza informatica hanno lasciato molte istituzioni così esposte da non essere nemmeno in grado di rilevare attacchi informatici quando si verificano.
Mentre gli hacker possono compromettere un’organizzazione nel giro di pochi secondi o minuti, spesso ci vogliono molte settimane – se non mesi – prima che venga rilevata la violazione, il danno sia contenuto e le risorse difensive siano poste in essere per impedire che lo stesso attacco si ripeta.

Il termine eHealth è ampiamente utilizzato in ambito accademico, privato e pubblico, da enti di standardizzazione, organizzazioni manifatturiere e distributori con riferimento a sistemi di sanità elettronica che si estendono dai sistemi regionali, in cui i pazienti possono accedere ai data-base online relativi alla loro situazione clinica, a schemi nazionali come i servizi di prescrizione elettronica o la condivisione transfrontaliera di informazioni sulla sanità elettronica.

Sfide per la sicurezza informatica nell’assistenza sanitaria

Il Rapporto 2016 sulle indagini sulle violazioni dei dati di Verizon2 ha rilevato che la maggior parte delle violazioni sono di tipo finanziario e gli aggressori di solito utilizzano strumenti illeciti noti per ottenere le informazioni sensibili. Di conseguenza, molte stratagemmi comuni continuano a essere una minaccia sistematica nei servizi digitali dell’assistenza sanitaria, tra cui:

  • Malware e ransomware: i criminali informatici utilizzano malware e ransomware per arrestare singoli dispositivi, server o persino intere reti. In alcuni casi, viene richiesto un riscatto per correggere la crittografia.
  • Minacce nel cloud: una quantità crescente di informazioni sanitarie protette viene archiviata sul cloud. Senza un’adeguata crittografia, questo può essere un punto debole per la sicurezza delle organizzazioni sanitarie.
  • Siti Web fuorvianti: i criminali informatici hanno creato siti Web con indirizzi simili a siti ufficiali, alcuni semplicemente sostituendo .com per .gov e dando all’utente inconsapevole l’illusione che i siti Web siano gli stessi.
  • Phishing: questa strategia invia grandi quantità di e-mail da fonti apparentemente affidabili per ottenere informazioni sensibili dagli utenti.
  • Punti ciechi della crittografia: nonostante la crittografia sia fondamentale per proteggere i dati sanitari, essa può anche creare punti ciechi in cui gli hacker possono nascondersi dagli strumenti intesi a rilevare le violazioni.
  • Errore umano: i dipendenti possono aumentare la suscettibilità delle organizzazioni ad attacchi informatici attraverso password deboli, dispositivi non crittografati e altri non- conformità procedurali.
  • Dispositivi medici: Internet of Things (IoT – la possibilità cioè che tutti i dispositivi siano interconnessi) rappresenta un ulteriore minaccia crescente nella sicurezza sanitaria. Man mano che tali strumenti richiedono una connessione per espletare la loro funzione affrontano le stesse vulnerabilità di altri sistemi informatici. Per garantire la sicurezza del paziente, la Food & Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha raccomandato che sia il produttore che crea il dispositivo sia la struttura sanitaria che lo impianta adottino misure di sicurezza preventive.

Strategie per migliorare la sicurezza informatica

A causa del significativo impatto finanziario delle violazioni dei dati nell’assistenza sanitaria, l’informatica sanitaria e altri professionisti svolgono un ruolo importante nel garantire la sicurezza delle organizzazioni mediche.

Secondo HealthIT.gov (The Office of the National Coordinator for Health Information Technology (ONC), l’autorità statunitense per la sicurezza dei dati sanitari), le singole organizzazioni sanitarie possono migliorare la loro sicurezza informatica implementando le seguenti pratiche:

  1. Stabilire una cultura della sicurezza: la formazione e l’educazione continuative alla sicurezza informatica sottolineano che ogni membro dell’organizzazione è responsabile della protezione dei dati dei pazienti, creando un sistema sicuro e verificabile
  2. Protezione dei dispositivi mobili: un numero crescente di operatori sanitari utilizza dispositivi mobili di diverso tipo al lavoro. La crittografia e altre misure di protezione sono fondamentali per garantire che qualsiasi informazione su questi dispositivi sia sicura.
  3. Mantenere buone abitudini informatiche: l’inserimento di nuovi dipendenti dovrebbe includere la formazione sulle migliori pratiche per l’uso del computer, inclusa la manutenzione del software e del sistema operativo.
  4. Utilizzo di firewall e di altri sistemi di protezione e verifica dell’integrità: tutto ciò che è connesso a Internet dovrebbe avere un sistema adeguato di prevenzione e identificazione delle violazioni dei databases o corruzioni del sistema.
  5. Installazione e gestione del software antivirus: non basta installare il software antivirus. Gli aggiornamenti continui sono essenziali per garantire che i sistemi di assistenza sanitaria ricevano la migliore protezione possibile nel tempo anche rispetto a malware di nuova generazione.
  6. Pianificare gli imprevisti: è necessario eseguire regolarmente il backup dei file per un ripristino dei dati rapido, semplice ed efficiente. Le organizzazioni dovrebbero considerare la possibilità di archiviare queste informazioni di backup in più copie e lontano dal sistema principale, avvalendosi eventualmente anche di sistemi paralleli.
  7. Proteggere il controllo dell’accesso alle informazioni sanitarie: l’accesso alle informazioni protette dovrebbe essere concesso in maniera piramidale solo a coloro che necessitano la visualizzazione o la modifica dei dati per l’espletamento delle proprie funzioni.
  8. Utilizzare password complesse e modificarle regolarmente: il già citato rapporto della società Verizon2 ha rilevato che il 63 percento delle violazioni dei dati confermate implicava l’utilizzo di password predefinite, deboli o rubate. Gli operatori sanitari non devono solo utilizzare password complesse, ma assicurarsi che vengano cambiate regolarmente.
  9. Limitare l’accesso alla rete: eventuali software, applicazioni e altri programmi non devono essere installati nei sistemi informatici dal personale senza il previo consenso delle autorità organizzative competenti.
  10. Controllo dell’accesso fisico: i dati possono essere violati anche in caso di furto di dispositivi fisici; computer e altri dispositivi elettronici che contengono informazioni protette devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza e/o in aree sicure.

Oltre a queste raccomandazioni, i professionisti dei dati sanitari sviluppano continuamente nuove strategie e migliori pratiche per garantire la sicurezza dei dati sanitari sensibili, proteggendo sia il paziente che l’organizzazione da situazioni che, oltre a un danno finanziario, possano generare implicazioni di tipo legale e altre forme di danno.

Le istituzioni a supporto della sicurezza informatica

L’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA) contribuisce attivamente alla politica europea in materia di cybersicurezza, sostenendo gli Stati membri e le parti interessate dell’Unione europea a fornire una risposta agli incidenti informatici su vasta scala che si verificano a livello internazionale e transnazionale. Questo lavoro contribuisce anche al corretto funzionamento del mercato unico digitale. L’Agenzia lavora a stretto contatto con gli Stati membri e il settore privato per fornire consulenza e soluzioni e migliorare le loro capacità. Questo supporto include tra l’altro:

  • gli esercizi paneuropei di cybersicurezza;
  • lo sviluppo e la valutazione delle strategie nazionali in materia di cybersicurezza;
  • cooperazione tra CSIRT (Computer Security Incident Response Team) e sviluppo delle capacità;
  • studi su IoT e infrastrutture intelligenti, quali questioni di protezione dei dati, tecnologie per il miglioramento della privacy anche su tecnologie emergenti, eID e servizi fiduciari, identificando il panorama delle minacce informatiche e altro.

L’ENISA sostiene inoltre lo sviluppo e l’attuazione delle politiche e delle leggi dell’Unione Europea in materia di sicurezza delle reti e dell’informazione (NIS) e assiste gli Stati membri e le istituzioni, gli organismi e le agenzie dell’Unione europea nell’elaborazione e attuazione delle politiche di divulgazione delle vulnerabilità su base volontaria.

Dal 2019, in seguito all’entrata in vigore della legge sulla cybersicurezza (regolamento 2019/881), l’ENISA è stata incaricata di identificare gli schemi europei che fungono da base per la certificazione di prodotti, processi e servizi a supporto del mercato unico digitale.

L’importanza delle piattaforme digitali nella sanità è costituita non solo dal fondamentale contributo fornito al benessere sociale e finanziario, ma più specificamente alla possibilità di condividere informazioni critiche per i processi di cura. Tuttavia, particolare enfasi da parte di tutti gli stakeholder dovrebbe essere posta sulla sicurezza e sui rischi derivanti da attività fraudolente che creano una violazione o la corruzione di dati sanitari sensibili. Dato che i servizi sanitari sono stati riconosciuti come una funzione sociale fondamentale, è importante analizzare in che misura i vari sistemi e infrastrutture di sanità elettronica sono fondamentali per la erogazione sicura di servizi sanitari ed implementare sistemi di sicurezza che mitighino i rischi connessi al loro utilizzo.

L’autore

Dr. Alessandro Monaco,

Professionista nel campo Healthcare – Biomedical research, Regulatory practices, Organizational outcome

Bibliografia

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