Come presentarsi
Una breve guida su come presentarsi ad altri medici in ambito internazionale
Data di pubblicazione: 12 aprile 2019
Come si diventa dottori in Regno Unito
Prima di diventare medico nel Regno Unito bisogna ottenere una laurea in medicina. Il corso di medicina dura in genere cinque anni e comprende scienze mediche di base e una formazione clinica effettuata nei reparti.
Dopo la laurea in medicina si accede a due anni di formazione chiamati Foundation Programme. Già dal primo anno si ha un’autorizzazione provvisoria alla pratica medica. Tale autorizzazione viene concessa definitivamente alla fine del primo anno del Foundation Programme chiamato F1.
F1 (Foundation Training 1) | Medico al primo di anno di formazione post-laurea in Medicina prima della registrazione all’ordine dei medici (GMC*). |
F2 (Foundation Training 2) | Medico al secondo anno di Foundation Training, che inizia subito dopo il completamento dell’anno di formazione F1. |
Registrar | Medico specializzando che sta seguendo la formazione in una particolare branca della medicina, prima di diventare un Consultant. |
Consultant | Medico strutturato che ha conseguito la specializzazione in un campo specifico della medicina. |
RMO (Resident Medical Officer) | Medico specializzato e assunto con contratto che lavora in ospedali, in genere privati, e che è reperibile in ospedale 24 ore su 24 con l’obbiettivo di coprire le esigenze legate alla medicina d’urgenza, come ad esempio arresti cardiaci. Molto spesso fa le veci del Consultant. |
*Il GMC è il General Medical Council che corrisponde all’albo dei medici.
Come si diventa dottori in Regno Unito
Prima di diventare medico nel Regno Unito bisogna ottenere una laurea in medicina. Il corso di medicina dura in genere cinque anni e comprende scienze mediche di base e una formazione clinica effettuata nei reparti.
Dopo la laurea in medicina si accede a due anni di formazione chiamati Foundation Programme. Già dal primo anno si ha un’autorizzazione provvisoria alla pratica medica. Tale autorizzazione viene concessa definitivamente alla fine del primo anno del Foundation Programme chiamato F1.
Termini generali
In contesti internazionali, medici e professionisti in ambito medico preferiscono usare i termini riportati qui
sotto. Tali termini fanno riferimento al sistema di formazione americano.
Intern | Questo termine è utilizzato in molti paesi per indicare un medico che ha terminato la laurea in medicina e che sta seguendo una formazione di tipo specialistica, ma che non può ancora esercitare la professione medica senza supervisione. Medical intern è l’equivalente di tirocinante in medicina. |
Resident | Si diventa Resident dopo aver completato l’anno di internato. Una volta completato l’anno di internato e passato un esame di terzo livello, il medico può esercitare la professione in qualità di medico di base. Esercitare la professione come medico di base è possibile in questa fase della formazione, tuttavia, molti professionisti decidono di accedere alla formazione specialistica. |
Fellow | Il fellow è colui che è iscritto ad una specializzazione. Il fellow, o specializzando, è colui che decide di accedere ad una formazione medico-specialistica. Tale formazione non è obbligatoria per poter esercitare la professione medica, ma lo è se si vuole operare in un’area medico-specialistica. |
Attending | Un attending è un medico che ha completato la sua formazione medico-specialistica e pratica la professione medica nell’area di specializzazione da lui scelta. Il termina attending, o specialista, è utilizzato negli ospedali universitari per differenziare i dottori che sono in procinto di terminare la loro specializzazione da coloro che l’hanno completata. Gli attending sono in cima alla piramide gerarchica al pari di chi gestisce l’ospedale, mentre gli studenti in medicina e i medici frequentatori sono alla base di tale piramide. |
Come presentarti e come parlare della tua specializzazione
ANESTESISTA
Buon pomeriggio a tutti, sono il dottor Patrick Kernel e sono un anestesista nell’ospedale di Whitchurch.
Lavoro come anestesista da più di quindici anni. Dopo aver completato il mio F2 ho deciso di scegliere una specialità che mi potesse dare l’opportunità di lavorare anche in medicina d’urgenza.
Gli anestesisti a volte operano in situazioni d’urgenza piuttosto che in situazioni di cronicità. Per esperienza penso che le cure in ambito cronico siano dure dal punto di vista emotivo. Prescrivere esami e medicine può essere adatto ad un certo numero di medici, ma la medicina d’urgenza e la terapia intensiva sono molto stimolanti, specialmente se si decide di lavorare come rianimatore in un pronto soccorso ad alta affluenza. Tenere sotto controllo le vie aree, la respirazione e la circolazione del paziente è molto stimolante. È eccitante e gratificante avere la vita del paziente nelle proprie mani.
I pazienti degli anestesisti sono in uno stato di incoscienza per la maggior del tempo, ed è proprio questo aspetto che attrae i miei colleghi. Un paziente in stato di incoscienza non si lamenta. D’altro canto, provate ad immaginare 50 ore di pratica clinica come specializzando, durante le quali ciascuno dei vostri pazienti ha una lista di problemi che non vede l’ora di condividere con voi.
L’anestesia racchiude una grande varietà di elementi. Ci prendiamo cura di pazienti di tutte le età, dai neonati ai centenari. Anestetizzo pazienti che subiscono operazioni cardiochirurgiche, neurologiche, addominali o toraciche, ortopediche, di chirurgia estetica, oftalmologiche e trapianti. Ogni madre per il suo cesareo ha un’anestesista, così come per molte madri che hanno un parto eutocico.
Gli anestesisti lavorano con molte apparecchiature e tecnologie moderne. La postazione dell’anestesista di oggi è piena di apparecchiature ad alta tecnologia e strumenti computerizzati che vengono usati per monitorare i pazienti. La postazione dell’anestesista di oggi ha molti elementi in comune con la cabina di pilotaggio di un areo di linea.
L’anestesia è una specializzazione a forte carattere procedurale. Lavoriamo manualmente per inserire aghi cannula, tubi endotracheali, accessi venosi centrali, cateteri arteriosi, per eseguire anestesia spinale ed epidurale. Storicamente, le specializzazioni a carattere procedurale sono sempre state quelle più remunerative.
Per concludere, credo fortemente che uno debba essere tagliato da un punto di vista emotivo per fare l’anestesista. In sala operatoria gli errori commessi dagli anestesisti possono avere conseguenze molto gravi. Un errore nell’inserimento di un tubo endotracheale può portare alla morte cerebrale nel giro di pochi minuti. Credo proprio che questo livello di tensione non sia per tutti.
ANAESTHETIST
Good afternoon everyone. I’m doctor Patrick Kernel and I’m an anaesthetist at Whitchurch Medical Hospital. I’ve been working as anaesthetist for more than fifteen years now. After completing my F2 I decided to choose a specialty that would give me the opportunity to work in acute and intensive care.
Anaesthetists do sometimes acute care rather than clinic care or chronic care. In my experience chronic care in clinics can be emotionally taxing. Ordering diagnostic studies and prescribing a variety of pills suits certain M.D.’s, but acute care in operating rooms and intensive care units is more stimulating, especially if you’ve decided to work as an emergency physician in a busy A&E. It’s exciting controlling a patient’s airway, breathing and circulation. It’s exciting and rewarding having a patient’s life in your hands.
Anaesthetists’ patients are unconscious the majority of time and some of my colleagues are attracted to this aspect. An unconscious patient is not complaining. In contrast, try to imagine a 50-hour-a-week clinic practice as an internal medicine doctor, in which every one of your patients has a list of medical problems they are eager to tell you about.
There is tremendous variety in anaesthesia practice. We take care of patients ranging in ages from new borns to 100-year-olds. I anesthetise patients for heart surgery, brain surgery, abdominal or chest surgeries, bone and joint surgeries, cosmetic surgery, eye surgery and trauma surgery, and organ transplantation surgery. Every mother for Cesarean section has an anaesthetist, as do mothers for many vaginal deliveries
for childbirth.
Anaesthetists work with a lot of cool gadgets and advanced technology. The modern anaesthesia
workstation is full of computers and computerized devices we use to monitor patients. The modern anaesthesia workstation has parallels to a commercial aircraft cockpit.
Anaesthesia is a procedural specialty. We work with our hands inserting IV’s, breathing tubes, central venous IV catheters, arterial catheters and spinal blocks, and epidural blocks. Historically, procedural specialties have been higher paid than non-procedural specialties.
To conclude, I do believe that one must be emotionally suited to be an anaesthetist. In the operating theatre the malpractice risks to anaesthetist are dire. A failure of properly insert a breathing tube can lead to brain death in minutes. I think that this level of tension isn’t for everyone.
GINECOLOGO
Ciao a tutti. Sono il dottor John Kelly e lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia nell’ospedale Saint Michael. Lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia dal 2007. Sebbene abbia solo undici anni di esperienza, sto portando avanti una ricerca sulla vitrificazione degli ovociti con la dottoressa Joanne Campbell nell’unità operativa di fecondazione in vitro dell’ospedale Saint Michael.
Non avevo mai pensato che sarei finito a fare il ginecologo: mi è piaciuta la mia permanenza nel reparto di ostetricia e ginecologia durante il mio periodo di formazione alla scuola di medicina. La varietà del lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia era entusiasmante. Ho avuto la possibilità di lavorare in una clinica dedicata alle donne per il trattamento e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, in cui avevo a che fare con coloro che usufruivano dei servizi della clinica e anche con le pazienti degenti in reparto.
Gestire le pazienti della clinica può essere molto pesante da un punto di vista amministrativo, ma sono stato in grado di imparare molto. La cosa che mi piaceva di più durante il mio giro visite nel reparto di ostetricia e ginecologia era il fatto di avere a che fare, a differenza di altri reparti, con pazienti in salute, in quanto la maggior parte dei pazienti erano donne giovani, incinta e che non stavano per morire.
Tutto sommato, mi sono sentito tagliato per essere un ginecologo. Ginecologia e ostetricia tende ad essere un ambiente per coloro che amano lavorare duramente, ma che amano divertirsi altrettanto. Prendere questa decisione è stato molto strano in prima battuta, ma una volta abituatomi all’idea non mi vedevo fare altro se non il ginecologo.
Alcuni giorni vedo donne incinta, altri vedo adolescenti e altri giorni ancora signore anziane. Vedo pazienti che vanno dall’adolescenza fino ai novant’anni. Ogni paziente rappresenta qualcosa di nuovo e di diverso.
In molti casi sono il loro medico di riferimento.
La relazione che costruisco con le mie pazienti ha un valore inestimabile. Mi confidano i loro segreti, le loro paure e condividono con me i loro momenti felici. Continuano ad inviarmi gli auguri di Natale anni dopo che hanno partorito.
Ciò che questo lavoro mi ha fatto capire è che le donne evolvono molto durante i cicli della loro vita, e mi piace guidarle attraverso le fasi importanti che compongono la compongono.
GYNECOLOGIST
Hello everyone. I’m doctor John Kelly and I work as an Ob-Gyn and St Michael’s Hospital. I’ve been working in Ob-Gyn since 2007. Although I only have eleven years’ experience, I have been carrying out a research about oocyte vitrification with Doctor Joanne Campbell at St Michael’s Hospital IVF unit.
I never thought I’d end up being a gynecologist but I enjoyed my rotation in medical school in Ob-Gyn. The variety of work in Ob-Gyn was entertaining. I got to work in a women’s sexual health clinic and deal with walk-ins and inpatients during my ward rounds at the hospital as well. Managing walk-ins tend to be procedure heavy but it can be very exciting because I was able to learn a lot. Managing walk-ins tend to be procedure heavy but they can be very exciting because I was able to learn a lot. The thing I enjoyed the most during my rounds in Ob-Gyn was having to deal with “healthier” patients, as lots of pregnancy visits were young women who weren’t dying.
Ultimately, I just felt to be cut out to be a gynaecologist. Doctors working in Ob-Gyn tend to be work hard/play hard type of individuals. It felt kind of weird to make the decision at first, but once I got used to it I couldn’t really see myself doing much else.
Some days I see pregnant women, some days adolescents, some days grandmothers. I see patients from their early teens until their late 90s. Each patient is something new and different. I function as a primary care physician for many of them.
The relationship I build with these people is invaluable and special. They entrust me with their secrets, their fears and their celebrations. They send me Christmas cards for years after they have given birth.
What this job made me realise is that women really evolve as they go through the life cycle, and I like that I can guide them through the most important stages of their life spectrum.
L’autore
Fabio Slesio
Centre Manager presso Medical English Service Network
Bibliografia
- Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis Theme natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus.
- Aliquam lorem ante, dapibus in, viverra quis, feugiat a, tellus.
- Phasellus viverra nulla ut metus varius laoreet. Quisque rutrum. Aenean imperdiet.
- Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit. Aenean commodo ligula eget dolor. Aenean massa. Cum sociis theme natoque penatibus et magnis dis parturient montes, nascetur ridiculus mus.