Update delle linee guida italiane sul trattamento del diabete di tipo 2
Le due principali società diabetologiche in Italia (SID e AMD), con la partecipazione di altre strutture sanitarie e di specialisti nel campo della diabetologia, hanno formulato le prime linee guida congiunte sul trattamento del diabete di tipo 2 nel 2021 (1,2). Tali linee guida miravano a fornire un riferimento per il trattamento farmacologico e non farmacologico di diabete di tipo 2 (DM2) negli adulti a medici, infermieri, dietisti ed educatori che operano negli ambulatori specialistici del Diabete, medici di base, infermieri e dietisti che operano nei servizi territoriali o negli studi privati, pazienti con diabete. In questo primo aggiornamento il panel delle linee guida ha preso in considerazione la necessità modificare, aggiornare, aggiungere o rimuovere specifici quesiti clinici e l’opportunità di modificare gli outcomes di interesse e la loro rilevanza relativa.
Sintesi delle raccomandazioni
1. Obiettivi terapeutici
1.1 Si raccomanda un target di HbA1c compreso tra 49 mmol/mol (6,6%) e 58 mmol/mol (7,5%) per i pazienti con DM2 trattati con farmaci capaci di indurre ipoglicemia.
Forza della raccomandazione: forte. Qualità dell’evidenza: bassa.
1.2.1 Si raccomanda un target di HbA1c inferiore a 53 mmol/mol (7%) per i pazienti con DM2 trattati con farmaci che non sono in grado di indurre ipoglicemia.
Forza della raccomandazione: forte. Qualità dell’evidenza: bassa.
1.2.2 Si suggerisce un target di HbA1c di 48 mmol/mol (6,5%) per i pazienti con DM2 trattati con farmaci che non sono in grado di indurre ipoglicemia.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
2. Terapia nutrizionale
2.1 Si suggerisce una terapia nutrizionale medica strutturata per il trattamento del DM2.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: bassa.
2.2 Si suggerisce una dieta equilibrata (mediterranea), piuttosto che una dieta a basso contenuto di carboidrati, per il trattamento del DM2.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: bassa.
2.3 Si suggerisce di preferire nutrienti a basso indice glicemico, piuttosto che nutrienti ad alto indice glicemico, per il trattamento del DM2.
NUOVA RACCOMANDAZIONE Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: bassa.
3. Esercizio fisico
3.1 Si consiglia un esercizio fisico regolare per il trattamento del DM2.
Forza della raccomandazione: forte. Qualità dell’evidenza: moderata.
3.2 Si consiglia di impostare una soglia di 150 min alla settimana per l’allenamento aerobico nel trattamento del DM2.
RACCOMANDAZIONE MODIFICATA Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
3.3 Non ci sono sufficienti evidenze che suggeriscano di preferire la combinazione (aerobica e resistenza) al solo allenamento aerobico per il trattamento del DM2.
RACCOMANDAZIONE MODIFICATA Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
4. Terapia educazionale
4.1 Si suggerisce una terapia educativa strutturata per il trattamento del DM2.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
4.2 Si suggeriscono programmi educativi di gruppo, piuttosto che individuali, per il trattamento del DM2.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
5. Terapia farmacologica
5.1 Si raccomanda l’uso della metformina come trattamento di prima linea a lungo termine nei pazienti con DM2 senza precedenti eventi cardiovascolari e insufficienza renale. Gli inibitori di SGLT-2 o gli agonisti del recettore GLP-1 sono raccomandati come trattamenti di seconda linea. Pioglitazone, inibitori della DPP-4, acarbosio e insulina dovrebbero essere considerati trattamenti di terza linea. Sulfoniluree e glinidi non dovrebbero essere raccomandate per il trattamento del DM2.
RACCOMANDAZIONE MODIFICATA Forza della raccomandazione: forte. Qualità dell’evidenza: moderata.
5.2. Si suggerisce l’uso di metformina e SGLT-2 inibitori come trattamento di prima linea a lungo termine nei pazienti con DM2 ed eGFR<60 ml/min, senza precedenti eventi cardiovascolari/insufficienza cardiaca. Gli agonisti dei recettori GLP-1 sono raccomandati come trattamento di seconda linea. Pioglitazone, inibitori della DPP-4, acarbosio e insulina dovrebbero essere considerati trattamenti di terza linea. Sulfoniluree e glinidi non dovrebbero essere raccomandate per il trattamento del DM2.
NUOVA RACCOMANDAZIONE Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
5.3. Si raccomanda l’uso della metformina, degli SGLT-2 inibitori o degli agonisti del recettore del GLP-1 come trattamento di prima linea a lungo termine in pazienti con DM2 con precedenti eventi cardiovascolari e senza insufficienza cardiaca. Inibitori della DPP-4, pioglitazone, acarbosio e insulina dovrebbero essere considerati trattamenti di seconda linea. Le sulfoniluree e glinidi non dovrebbero essere raccomandate il trattamento del DM2.
RACCOMANDAZIONE MODIFICATA Forza della raccomandazione: forte. Qualità dell’evidenza: moderata.
5.4. Si raccomanda l’uso di metformina, SGLT-2 inibitori o agonisti del recettore del GLP-1 come trattamento di prima linea a lungo termine in pazienti con diabete di tipo 2 con precedenti eventi cardiovascolari e senza insufficienza cardiaca. Inibitori della DPP-4, pioglitazone, acarbosio e insulina dovrebbero essere considerati trattamenti di seconda linea. Sulfoniluree e glinidi non dovrebbero essere raccomandate il trattamento del DM2.
RACCOMANDAZIONE MODIFICATA Forza della raccomandazione: forte. Qualità dell’evidenza: moderata.
5.5 Si consiglia l’uso di analoghi dell’insulina prandiale per i pazienti con DM2 che necessitano di trattamento insulinico prandiale.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
5.6 Si consiglia l’uso di insulina basale ad azione prolungata con durata più o meno lunga, invece, per tutti i pazienti con DM2 che necessitano di trattamento con insulina basale.
NUOVA RACCOMANDAZIONE Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
5.7 Si consiglia l’uso di analoghi dell’insulina prandiale per i pazienti con DM2 che necessitano di trattamento insulina prandiale.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
5.8 L’ uso di routine dell’infusione sottocutanea continua di insulina in pazienti non adeguatamente controllati con DM2 non è raccomandato.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
6. Monitoraggio glicemico
6.1 Si consiglia di strutturare (impostando uno schema predefinito dei test richiesti) l’automonitoraggio della glicemia capillare nel trattamento del DM2.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
6.2 Non si consiglia il monitoraggio continuo del glucosio (continuo o su richiesta) anziché l’automonitoraggio della glicemia in pazienti con DM2 in terapia insulinica basal bolus.
Forza della raccomandazione: debole. Qualità dell’evidenza: molto bassa.
Rielaborazione da: Mannucci, E. et al. 2023 update on Italian guidelines for the treatment of type 2 diabetes. Acta Diabetol 60, 1119–1151 (2023).
L’autore
Redazione VadeMedicum
Bibliografia
- Mannucci E, Candido R, Delle Monache L et al (2022) Italian guidelines for the treatment of type 2 diabetes (in Eng). Nutr Metab Cardiovasc Dis: NMCD. https://doi.org/10.1016/j.numecd.2022.01.022
- Mannucci E, Candido R, Monache LD et al (2022) Italian guide- lines for the treatment of type 2 diabetes (in Eng). Acta Diabetol. https://doi.org/10.1007/s00592-022-01857-4