Login con   logo Medikey ACCEDI | REGISTRATI

Cerca nel sito
HomeLa pratica medicaLa visitaEsame obiettivo: ISPEZIONE o OSSERVAZIONE

Esame obiettivo: ISPEZIONE o OSSERVAZIONE

Esame obiettivo: ISPEZIONE o OSSERVAZIONE

Ecco come condurre la prima fase dell’esame obiettivo: criteri, parametri e passaggi da seguire per la fase di ispezione

Data di pubblicazione: 03 dicembre 2018

Gli aspetti fondamentali

  • L’osservazione è la componente fondamentale della visita che segue l’anamnesi, nella quale deve trovare riscontro (per esempio a un intervento di chirurgia addominale riportato in anamnesi dovrebbe corrispondere la presenza della relativa cicatrice).
  • È necessario raccogliere una serie di primi indizi sulla base sia di una ricerca mirata sia di un’esplorazione generale. Non deve però essere guidata dal paziente, che altrimenti può orientare a ciò che più ritiene utile o funzionale a sé.
  • Si procede di solito dal generale e si scende nel particolare: dapprima un’osservazione della costituzione fisica, poi via via i singoli distretti.
  • L’osservazione si integra spesso con altre fasi della visita (per esempio il riscontro di una massa, dopo l’osservazione, porta inevitabilmente ad apprezzarne le caratteristiche mediante palpazione).
  • Il tempo è ridotto e il medico deve ottimizzare l’osservazione, che ha inizio non sul lettino, ma sin dall’ingresso del paziente nell’ambulatorio: condizioni generali, stretta di mano e andatura e articolazione del linguaggio, per esempio, sono elementi utili a valutare la forza ed eventuali deficit della motricità, dell’equilibrio o del coordinamento neuromuscolare.
  • È importante ricordare che comportamenti e attitudini possono variare in base all’etnia: ecco perché il medico deve prestare attenzione a tutti gli elementi, dalla postura all’espressione mimica, dalla reazione a un dolore locale all’articolazione della parola e del linguaggio, tic. È importante conoscere convinzioni, tradizioni e preconcetti di altre culture nelle quali, per esempio, possano ancora sussistere disparità di genere o reticenza nel riportare al medico dettagli della vita intima.
  • Le osservazioni si possono riportare su blocco, su PC (cartella clinica informatizzata) oppure dettandoli a un registratore (questo, però, potrebbe generare ansia nel paziente nel caso di impiego di termini tecnici oppure promuovere in lui una sensazione di “distacco”). Può essere utile scattare fotografie da archiviare, per esempio per lesioni cutanee o altri elementi facilmente oggettivabili.
  • Va ricordato che ci sono differenze della visita nel bambino e in popolazioni particolari, quali donne in gravidanza/allattamento, pazienti neurologici, oncologici o psichiatrici.

L’autore

Dr. Piercarlo Salari

Medico chirurgo specialista in Pediatria
Responsabile del gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità SIPPS

Bibliografia

Semeiotica Medica – Metodologia clinica. A cura di Ranuccio Nuti. Edizioni Minerva Medica, IX edizione, 2010.

Contenuti correlati

Esame obiettivo: la valutazione di torace, addome, polsi periferici e arti inferiori

Esame obiettivo: ispezione addome e torace

Esame obiettivo: la valutazione dell’addome